I grandi scrittori raccontano le epidemie: “La peste scarlatta” di Jack London sulla Nuova Sardegna in edicola da oggi 8 aprile
Per i nostri lettori, il primo capitolo del libro pubblicato originariamente nel 1912 sul giornale London Magazine, nell’edizione italiana di Adelphi
Un’epidemia terribile mette a dura prova l’umanità… Tra i grandi romanzieri che hanno dipinto questo scenario c’è lo statunitense Jack London (1876-1916) con “La peste scarlatta”.
La Nuova Sardegna propone sul giornale in edicola da oggi, mercoledì 8 aprile, il primo capitolo del libro pubblicato originariamente nel 1912 sul giornale London Magazine, nell’edizione italiana di Adelphi. Un testo visionario in cui l’autore di “Martin Eden” “Il richiamo della foresta” e “Il tallone di ferro” anticipa temi destinati ad avere larga diffusione nei decenni successivi. La strada di Cormac McCarthy (2007) presenta molte analogie con questo racconto.
Dopo Alessandro Manzoni e il capitolo dei Promessi Sposi dedicato alla peste a Milano, La Nuova Sardegna condivide con i suoi lettori un altro esempio di grande letteratura del passato che ci aiuta a riflettere su quanto sta accadendo oggi.
La trama: nell’anno 2013, in un mondo dominato dal Consiglio dei Magnati dell’Industria, scoppia un’epidemia che in breve tempo cancella l’intera razza umana. Sessant’anni dopo, 2073, nello scenario post-apocalittico di una California ripiombata nell’età della pietra, un vecchio, uno dei pochissimi superstiti (e a lungo persuaso di essere l’unico), di fronte a un pugno di ragazzi selvaggi – i nipoti degli altri scampati – riuniti intorno a un fuoco dopo la caccia quotidiana, racconta come la civiltà sia andata in fumo allorché l’umanità, con il pretesto del morbo inarrestabile, si è affrettata a riportarsi con perversa frenesia a stadi inimmaginabili di crudeltà e barbarie.
La peste scarlatta è uno dei grandi testi visionari di Jack London, che qui ancora una volta anticipa temi che, un secolo dopo, diventeranno ossessivi.