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Lo scudetto ha 50 anni: il ricordo di Gori e Riva

Enrico Gaviano
Lo scudetto ha 50 anni: il ricordo di Gori e Riva

La festa dopo Cagliari-Bari: abbracci a Scopigno e poi brindisi e sigarette

12 aprile 2020
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CAGLIARI. La coppia d’oro dell’attacco del Cagliari del 1970 è d’accordo nel definire Cagliari-Bari il ricordo più bello della carriera. Gigi Riva e Bobo Gori hanno legato il loro nome indissolubilmente alla partita di 50 anni fa, il 12 aprile 1970, firmando i gol del successo per 2-0 che consegnò lo scudetto ai rossoblù. Un’impresa che fa parte indissolubilmente della storia del calcio italiano.

Cagliari-Bari 2-0. «Quella partita l’abbiamo affrontata con serenità – ricorda oggi Riva –. Avevamo tre punti di vantaggio sulla Juventus dopo aver fatto una partita superlativa in casa dei bianconeri. Davvero scendemmo in campo contro il Bari pensando a vincere e basta». «Il solito Cagliari – gli fa eco Gori –. Affrontammo quel campionato, per usare un concetto abusato, partita dopo partita, conoscendo il nostro valore e sapendo che avremmo potuto vincerlo. La partita con il Bari non fece differenza».

30mila spettatori. Non tremarono le gambe certo ai rossoblù, che indossavano la consueta maglia bianca, quando entrarono all’Amsicora: sugli spalti, dipinti da migliaia di bandierine di plastica con i colori della squadra, quasi 30mila spettatori entusiasti e pronti a festeggiare il trionfo. Non tremarono nonostante il Bari che aveva già un piede in B, cercò fieramente di resistere e di portar via almeno un punto per continuare a coltivare una speranza di salvezza. Quasi 40 minuti durò la resistenza dei pugliesi, prima che una giocata provata in allenamento non facesse saltare la difesa ospite.

Il primo gol: Riva. Punizione dalla trequarti, Riva e Brugnera che confabulano, poi il numero 10 (che sostituiva lo squalificato Greatti) calibrò uno spiovente in area per la testa di “Rombo di tuono” che, nel frattempo si era fiondato in area: l’ala sinistra rossoblù in tuffò incornò la sfera e la buttò dentro. Lo stadio saltò in aria come una Santa Barbara. Ma la gioia diventò irrefrenabile in avvio di ripresa quando la Lazio, a Roma, passò in vantaggio sulla Juve. Conti presto fatti: da 3 i punti di vantaggio passarono a 5, con altri due turni da disputare, lo scudetto era in tasca matematicamente. «Capimmo che il momento era arrivato – ricorda ancora Riva –. Il resto della partita si ridusse a una spasmodica attesa del fischio finale».

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Il raddoppio di Gori. Ma prima della fine la Juve prese un altro gol all’Olimpico e a un minuto dal 90’, Gori raddoppiò in un azione quasi di contropiede tirando dal limite su passaggio di Domenghini, e consegnando ufficialmente il tricolore alla sua squadra. «La verità? In quel momento esultai per il gol – confessa Gori – non avevo capito bene cosa stava succedendo. Andai io ad abbracciare i compagni, tutti esausti per la fatica e il gran caldo».

Spumante e sigarette. Poi il triplice fischio dell’arbitro De Robbio, l’invasione di campo, la fuga dei giocatori negli spogliatoi. «Quello che ricordo è il casino fatto nel nostro stanzino – ricorda ancora Riva –, un momento incredibile. E Scopigno che ci abbracciava, un fatto quasi inconsueto per il suo carattere». «Sì, Scopigno ci sorprese – aggiunge Gori –, volle abbracciarci tutti, noi davvero stentavamo a crederci. E poi? Beh, ci siamo accesi una sigaretta e abbiamo fumato. Sì, fumavamo quasi tutti...». Era davve

Il tabellino. CAGLIARI: Albertosi, Martiradonna, Mancin, Cera, Niccolai, Poli, Domenghini, Nenè, Gori, Brugnera, Riva (12. Reginato, 13. Nastasio)

BARI: Spalazzi, Loseto, Zuckowski, Diomedi (dal 27’ del s.t. D’Addosio), Spimi, Muccini, Canè, Fara, Spadetto, Colautti, Pienti (12. Colombo)

ARBITRO: De Robbio di Torre Annunziata

RETI: Riva al 39’ del primo tempo; Gori al 44’ della ripresa NOTE: tempo splendido, leggero vento di maestro, terreno in buone condizioni. Spettatori 30mila circa, di cui 14mila abbonati e 13.772 paganti, per un incasso di 32.560.000 lire (12/fine)

Mercoledì  sulla Nuova in edicola e nella versione digitale il primo dei 4 inserti sul Cagliari scudetto

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