La Nuova Sardegna

La statuetta al corto “made in Olbia”

La statuetta al corto “made in Olbia”

“Inverno” di Mastromauro è prodotto dalla Diero di Pianezzi e Codecasa

08 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. C’è anche un po’ di Sardegna in uno dei David di Donatello già assegnati. Il premio per miglior cortometraggio è infatti andato a “Inverno - Timo’s winter” di Giulio Mastromauro, prodotto dalla società olbiese Diero Film in collaborazione con Rai Cinema, Wave Cinema, Indaco Film e Zen Movie. Protagonisti sono Christian Petaroscia, giovanissimo talento di soli 7 anni, l’iraniano Babak Karimi, vincitore dell'Orso d'Argento a Berlino con “Una separazione” di Asghar Farhadi, Giulio Beranek ed Elisabetta De Vito, candidata ai David di Donatello per la sua interpretazione in “Non essere cattivo” di Claudio Caligari. Un altro successo per la coppia di produttori “made in Olbia” Matteo Pianezzi e Corso Codecasa, inventori 10 anni fa del Figari film fest che da qualche anno è stato inglobato nell’Olbia film network. «Inverno è un racconto autobiografico di infanzia e di perdita che Giulio ha voluto dedicare a sua madre – dicono Pianezzi e Codecasa –. Noi come Diero Film abbiamo amato da subito la storia e il trascorso personale che il regista ci avrebbe inevitabilmente portato dentro. Il David è stata una sorpresa inaspettata e ora inizia la nostra campagna Oscar. Il corto verrà seguito da London Flair, l'ufficio stampa inglese che ha seguito molti dei vincitori della statuetta degli ultimi anni. Possiamo dire di essere in buone mani». L’unica nota stonata l’impossibilità di «essere presenti fisicamente per la consegna dei premi. Speriamo che questa situazione passi al più presto e che tutto il comparto artistico possa presto tornare a lavorare»

Sono diverse le produzioni targate Diero Film negli anni, da “Smile”, diretto dallo stesso Pianezzi che ha collezionato oltre 70 premi in Italia e all’estero, a “Non al denaro, non al vento né al sole” di Marco Calvise con Pianezzi e Massimo Ghini, premiato al festival di Rutger Hauer, fino a “Piume” di Adriano Giotti, che ha fatto incetta di riconoscimenti tra cui l’Amnesty Award al Giffoni. Il prossimo obiettivo è il salto nel mondo dei lungometraggi. Doppio salto, visto che i film in sviluppo sono due. (al.pi.)

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative