La Nuova Sardegna

David di Donatello, premiati Valeria Golino e Cabiddu

di Fabio Canessa
David di Donatello, premiati Valeria Golino e Cabiddu

Migliore attrice non protagonista nel film di Igort. “Il flauto di Piazza Vittorio” vince per le musiche

09 maggio 2020
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SASSARI. «Grazie a Igort e gli altri interpreti di questo straordinario film». Ad aprire la cerimonia dei sessantacinquesimi David di Donatello è la premiazione di Valeria Golino, vincitrice nella categoria miglior attrice non protagonista dov’erano candidate anche Maria Amato, Alida Baldari Calabria , Anna Ferzetti, Tania Garribba. Un ruolo di supporto, ma importante all’interno di “5 è il numero perfetto” scritto, a partire da un suo fumetto, e diretto dall’autore cagliaritano al debutto dietro la macchina da presa. Valeria Golino nel film è Rita, detta a Maestrina, la donna che Peppino Lo Cicero, il protagonista interpretato da Toni Servillo, ama da sempre. Si ritroveranno quando Peppino, guappo in pensione, dopo la morte del figlio riprende in mano la pistola per vendicarsi.

Un cast importante (da ricordare anche la presenza di Carlo Buccirosso nominato per il David come attore non protagonista) per un film girato quasi tutto a Napoli, resa quasi irriconoscibile, ma per alcuni giorni di riprese anche in Sardegna. In particolare nella spiaggia di Is Arutas e nel villaggio di San Salvatore, già set di western in passato, che nella storia di Igort diventa un paese di un immaginario staterello sudamericano. Una coproduzione internazionale (Italia, Francia, Belgio) per portare al cinema un piccolo affresco napoletano nell’Italia anni Settanta che ha segnato la carriera del fumettista. Un romanzo grafico vincitore di numerosi premi, tra cui quello per il libro dell’anno alla Fiera di Francoforte nel 2003. L’anno prima era stata pubblicato in Italia da Coconino, dopo un lungo lavoro iniziato molto tempo prima in uno dei tanti soggiorni a Tokyo del disegnatore.

Se il premio a Valerio Golino era previsto, a sorpresa è arrivato il David per la musica a “Il flauto magico di Piazza Vittorio” diretto da Gianfranco Cabiddu insieme a Mario Tronco. Il favorito nella categoria era Nicola Piovani per la colonna sonora del film “Il traditore”. Nella cinquina anche Dario Marianelli per “Pinocchio”, Andrea Farri per “Il primo re” e Thom Yorke per “Suspiria ma a spuntarla è stata l’Orchestra di Piazza Vittorio al centro di questo film molto particolare.

Una favola con un sottotesto importante e quanto mai attuale, incarnato dalla stessa dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Una realtà unica, speciale, nata nel 2002 nel quartiere più multietnico di Roma: l’Esquilino. Un messaggio di integrazione, di scambio che la musica e l’arte in generale esprime nella sua essenza come linguaggio comune dove culture diverse possono facilmente trovarsi. Gianfranco Cabiddu aveva già vinto un David, in quel caso personalmente, qualche anno fa per la miglior sceneggiatura adattata con “La stoffa dei sogni”.

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