La Nuova Sardegna

Miss Italia prova a ripartire La bellezza contro il Covid

di Mario Frongia
Miss Italia prova a ripartire La bellezza contro il Covid

Michela Giangrasso: «In Sardegna avviati i primi contatti con i sindaci ma dobbiamo aspettare che venga tolto il blocco agli spettacoli dal vivo»

14 maggio 2020
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CAGLIARI. Bellezza e distanziamento. Luci e passerelle e mascherine chirurgiche. Miss Italia nell'anno del Covid-19. Con il titolo che balla tra varie soluzioni. Una finalissima ristretta e a distanza, in diretta alla Rai. Magari, con una sola reginetta per regione a caccia dello scettro tricolore. Comunque vada, una Miss che non si arrende. Anzi, sfodera unghie e rossetto.

Il concorso più glamour del paese è sul pezzo. «Sabato, dopo aver sentito la titolare del brand Patrizia Mirigliani, con le mie socie avremo la soluzione», dice Michela Giangrasso. Da novembre, dopo tre anni di pausa e ventuno da concessionaria regionale del marchio, l'imprenditrice è ripartita. Assieme a quattro amiche ( Stella Gullotta, Manuela Fradelloni, Simona Santa Cruz e l'ex Bond girl Caterina Murino) ha creato Five Events. Esperienze e professionalità differenti e complementari. Donne, toste e sorridenti. Qualità doc nel mondo di entertainement, moda e pubblicità.

«Dovevamo fare il primo casting a Cagliari e Sassari tra febbraio e aprile. Come previsto il percorso avrebbe avuto tante sorprese nelle dieci serate previste tra giugno e agosto. Sia chiaro, l'evento non è stato annullato. Cerchiamo di capire». Giangrasso riannoda i fili. «Come tutti, ci ha bloccato la pandemia. Non c'è stato il tempo per fare la vendita, sono saltati due grandi casting con oltre cento iscritte. Ripeto, sabato prossimo ne sapremo di più, entro questo mese capiremo come sarà Miss Italia 2020. Patrizia Mirigliani? Le dispiacerebbe molto non portare a casa il risultato».

Insomma, un incrocio progettuale, legato anche alle nuove emergenze. Con la tv di Stato che fa i conti con palinsesto, sponsor, inserzionisti. In Sardegna la musica è la stessa. «Abbiamo avviato, e trovato quasi ovunque gli accordi con le amministrazioni locali, da Cagliari a Sassari e Nuoro. Diversi resort ci aspettano. Al Forte Village, che da giugno sarà Covid free, potremmo aprire le danze: dobbiamo eleggere la reginetta sarda entro agosto. Ma bisogna aspettare l'ok nazionale per gli spettacoli dal vivo e con il partner Sardegna Uno tv dobbiamo studiare priorità e dettagli. A settembre si terrà la finale nazionale. Il conduttore? Matteo Bruni, mentre a Jesolo dovrebbero confermare Alessandro Greco».

Intanto, il concorso prima dell'embargo ha avuto i primi flash. Sicilia e Veneto a fine gennaio hanno eletto le prime regine. Ma non solo. Miss Italia rimbalza sempre ovunque. I virologi Giulio Tarro e Roberto Burioni si sono confrontati con un botta e risposta che ha fatto il giro del web: «Se tu sei stato candidato al Nobel, io sono Miss Italia», la sintesi. Costume e scienza.

Nell'isola il concorso deve dare l'erede a Benedetta Casciano, la ragazza eletta lo scorso agosto a Castiadas. Con la Miss 2019, anche Gaia Marini. «Da finalista nazionale, Gaia può darci una mano. La valletta? Abbiamo ottime collaboratrici come Francesca Bruno e Claudia Licheri». Michela Giangrasso, cinquantuno anni («Mi sento come alla prima edizione, quando ne avevo venticinque!»), ha un consiglio per le aspiranti miss: «Siete tutte uniche e speciali, staccatevi da un modello prefissato di bellezza. E fatevi coccolare dalla famiglia e dalle persone che vi vogliono bene». Per succedere a Benedetta Casciano e a Carolina Stramare, Miss Italia 2019, serve anche questo.

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