La Nuova Sardegna

Musei e gallerie, ecco come si ricomincia

di Elsa Pascalis
Musei e gallerie, ecco come si ricomincia

Oggi porte aperte al Nivola di Orani, dal 26 visitabili la Pinacoteca Nazionale di Sassari e le Stazioni di Maria Lai, il 29 il MAN

18 maggio 2020
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SASSARI. Se è vero che il Covid-19 ha generato una crisi globale senza precedenti, è altrettanto vero che l’arte, attraverso le istituzioni che la promuovono e i canali virtuali che sono stati utilizzati, si è dimostrata in grado di restituire un po’ di sollievo.

Nella Fase 2, quella delle riaperture, dal nord al sud Sardegna tutti concordano sulla necessità di aumentare le possibilità di accesso all’arte sia nel breve che nel lungo periodo. Ne è convinto Davide Mariani, direttore de La Stazione dell’Arte di Ulassai, il museo dedicato a Maria Lai: «Sicuramente la chiusura ha fatto registrare un segno meno negli incassi. Ma siamo convinti che la cultura sia un bene primario del cittadino, riapriamo perciò con spirito di servizio pubblico, non certo pensando alla bigliettazione. L’idea di arte pubblica di Maria Lai e quindi il museo a cielo aperto si presta a una fruizione “libera”, agevolata anche dal nuovo percorso che vede nelle 15 Stazioni i pannelli esplicativi in italiano e in inglese». Ad attendere il pubblico il 26 maggio la mostra “Maria Lai. Lente sul mondo” inaugurata lo scorso 21 dicembre. Sempre il 26 maggio riapre la Pinacoteca Nazionale di Sassari con la mostra, “Dal virtuale al reale”, riservata ai giovani artisti che si sono messi al lavoro durante il lockdown: «Un segnale per incoraggiare chi non si è arreso in un momento così difficile», dice la direttrice Giannina Granara.

Da oggi (lunedì 18 maggio) riapre al pubblico anche il Museo Nivola di Orani. «I mesi del lockdown sono stati difficili. Il web è stato uno strumento per stare vicino alla comunità e l’occasione per rivedere le nostre strategie digitali. Ripartiamo con una maggiore consapevolezza del nostro ruolo sociale. L’arte è un elemento fondamentale per costruire il futuro, e lo dimostreremo con la mostra “Back Up. Giovane Arte in Sardegna”, l’inizio di un nuovo rapporto con le energie creative del territorio» dice la direttrice del museo Antonella Camarda. Mentre il MAN di Nuoro riapre il 29 maggio, con la mostra “Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale”, a cura di Luca Scarlini, che avrebbe dovuto inaugurare il 13 marzo.

Al sud Antonella Delle Donne, dirigente del Servizio Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari riguardo ai Musei Civici dice: «Siamo pronti a ripartire in qualsiasi momento alla Galleria Comunale, non appena saranno ufficiali le disposizioni ministeriali. In attesa di poter dare una data certa della mostra del grande fotografo Steve McCurry al Palazzo di Città, questo stop ci ha spinto a riflettere sulla necessità di rendere l’arte accessibile a tutti nel rispetto delle diversità culturali, continuando a far fiorire l’interesse nei tre musei e nei centri espositivi del Castello di San Michele, del Ghetto e dell’Exmà, così come del Lazzaretto. «Il Consorzio Camù è al lavoro da qualche settimana con l’assessorato alla Cultura per una rapida apertura dei Centri d’arte che non potrà avvenire il 18. La mole delle disposizioni necessarie per garantire l’adeguata sicurezza sia del pubblico che dei lavoratori impone ancora qualche giorno prima di riaprire quei cancelli che non vediamo l’ora di spalancare» aggiunge Francesca Spissu, presidente del Consorzio.

Al Museo MACC di Calasetta, che riapre al pubblico domani martedì 19, le limitazioni sono diventate un’opportunità per vivere più intensamente il riallestimento della collezione permanente. «Lo sforzo della Fondazione MACC è sempre quello di fare qualcosa per supportare la cultura nella nostra comunità» dice la presidente Maricarla Armeni. «Per questo – aggiunge il direttore Efisio Carbone – stiamo costruendo una rete tra operatori culturali del territorio». In quest’ottica le realtà contemporanee dell’isola dimostrano che nei momenti di crisi, anche quando pare non ci sia una via d’uscita, l’arte se la inventa.

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