La Nuova Sardegna

Il sassarese Tola, dalla bossa nova a Ruzzetta

di Pasquale Porcu
Il sassarese Tola, dalla bossa nova a Ruzzetta

Esce “Colors”, il nuovo album del musicista che si avvale di prestigiose collaborazioni internazionali 

22 maggio 2020
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SASSARI. Ha i più bei colori delle musiche del mondo il secondo album di Roberto Tola in uscita in questi giorni. Si intitola “Colors” e dal 29 maggio sarà in programmazione in centinaia di radio: dal Regno Unito all’Africa, dall’Australia agli Stati Uniti. Un’attesa, quella per il nuovo cd del compositore e chitarrista sassarese, che ha la sua ragion d’essere dopo il grande successo del primo album “Bein’Green” che dopo aver conquistato le hit parade di molti Paesi ha avuto importanti riconoscimenti internazionali e ha sfiorato il premio più ambito della discografia: i Grammy Award.

Già dal primo ascolto l’album ti conquista per la perfezione degli arrangiamenti e la maestria e il prestigio dei musicisti che hanno collaborato con Tola. Un cd raffinato e ben registrato(grazie anche agli ingegneri del suono: Chris West, Tommy Bianchi e soprattutto Alberto Erre) da ascoltare e riascoltare e in cui ricordi ed emozioni si rincorrono. A cominciare dall’omaggio che Roberto ha reso al musicista folk sassarese Ginetto Ruzzetta. La sua “Althru ishtiu” nel disco è diventato “Laura”, uno struggente motivo che ha la sensualità di un bolero, grazie all’interpretazione del cantante panamense Mando Cirdova.

Il disco si apre con “Time and Place”, brano di Jill Saward e William Sharpe, fondatori e membri della leggendaria jazz-funk band inglese Shakatak, e qui arrangiato da Roberto, in una versione più frizzante, affidata alla stupenda voce del californiano Darryl Walker. Ecco poi “Preludio”, una bossa nova composta da Tola, agli inizi degli anni Ottanta, qui proposta dalla talentuosa artista newyorkese Paula Atherton al flauto, sax e alla voce. Ed eccoci al quarto solco, “Sandro’s Song”, uno delle migliori composizioni del cd, un commosso e tenero ricordo del padre dell’artista, da poco scomparso. A dare forza e malinconia al brano il sax soprano del musicista barese Rocco Ventrella. Cambio di sax e di atmosfera in “Coco Loco” , una fiammeggiante composizione in stile latin jazz rock affidata a una compatta band di Caracas con il virtuoso sassofonista danese Michael Lington. La quinta traccia non è inedita. “Lullaby of Christmas”, infatti, era stato pubblicato da Tola nel dicembre 2017. Qui, però, compare in una nuova versione riarrangiata e rimasterizzata in versione ballad jazz, nel quale troneggia il noto trombettista statunitense Bill McGee. Anche il sesto brano, “Slow Motion”, una bossa nova scritta dai brasiliani Celso Fonseca e Ronaldo Bastos, è stata pubblicata da Tola come singolo nel novembre 2018. Ma la versione presente in “Colors”, affidata ancora alla voce di Darry Walker, è stata remixata e riarrangiata. Si respira aria di mare di Sardegna nella traccia numero 7 dell’album: “Libeccio”, composizione originale dei primi anni Ottanta.

Di “Laura”, brano numero otto, abbiamo già detto. La chiusura del disco è un omaggio a Dalida: “Helwa Ya Baladi” un brano in arabo che la sfortunata artista franco italiana interpretava negli anni Settanta e che nell’arrangiamento di Tola risplende di una nuova luce.



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