La Nuova Sardegna

Cognomi sardi: Pala, sardissimo ma più diffuso a Bergamo che nell'isola

di Mauro Maxia
Elisabetta Pala, confermata recentemente alla guida dell'Associazione Donne del vino
Elisabetta Pala, confermata recentemente alla guida dell'Associazione Donne del vino

Documentato almeno dal 1190. L'origine in un soprannome medievale. In sardo significa spalla, òmero o anche schiena

25 maggio 2020
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Nella classifica dei cognomi sardi Pala occupa il 36° posto con circa 2.100 famiglie di cui 1.320 risiedono in Sardegna. Le restanti stanno in gran parte in Lombardia (oltre 300 di cui 125 a Bergamo e 90 a Milano), nel Lazio (160 di cui 105 a Roma), in Piemonte (75), Toscana (50), Liguria (48) ed Emilia-Romagna (40). In Sardegna Pala è diffuso in modo abbastanza uniforme. Ha un doppio epicentro tra Sassari (100) e Cagliari (95). Altri gruppi di un certo rilievo sono presenti a Nuoro (78), Oristano (44), Olbia (38), Marrubiu (36), Orune (32), Alghero e Bitti (30), Luras (28), Capoterra (27), Carbonia (26), Porto Torres e Torpè (25), Bosa (22), Tempio (21), Iglesias e Terralba (19), Ozieri, Serdiana (18), Quartu Sant’Elena (16). Va poi aggiunto che a Torpè, Pala rappresenta il cognome più frequente.

Un fatto davvero curioso è che, a causa dell’emigrazione, questo cognome tipicamente sardo non abbia il maggior numero di utenti in una città della Sardegna ma in Lombardia, precisamente a Bergamo (125). Sul piano storico Pala rappresenta un cognome molto antico. È documentato almeno dal 1190 nel condaghe di Bosove ma forse è anche più antico essendo attestato pure nei condaghi di Silki (sec. XI), Salvennor, Trullas e Bonarcado. Già nei primi documenti appare col plurale familiare Palas riferito a un casato che divenne tra i più importanti di Sassari. Nel 1329 i Pala sono ricordati tra le famiglie che guidarono la ribellione della città contro i Catalano-Aragonesi. Furono esiliati ma nel 1409 riuscirono a rientrare a Sassari favorendo il visconte di Narbona contro la Corona d’Aragona che però ebbe la meglio decretando la definitiva decadenza del casato.

Il cognome è attestato ad Alghero nel 1353 e nell’atto di pace del 1388 tra la Corona d’Aragona e il Regno d’Arborea in cui è citato a Bauladu, Boroneddu, Bosa, Curcuris, Lei, Macomer, Oristano, Ruinas, Sedilo, Sorradile, Scano Montiferro e nei villaggi medievali di Barumela, Calcargia, Moddaminis e Urri. Nel 1400 è presente nella diocesi di Sorres dove il canonico Miale Pala era anche vicario vescovile. Nella seconda metà di quello stesso secolo è registrato tra Oristano e Alghero. In seguito è presente a Villamar (1500), Osilo (1521), Oristano (1535), Sassari (1561), Ghilarza (1593), Sedilo (1598), Bosa (1599), Sorso, Sedini e Speluncas (1600), Ozieri (1607), Fonni (1621), Tempio (1622-58), Padria (1624), Santu Lussurgiu (1650), Aggius (1660), Cagliari (1654), Perfugas (1693), Tula (1805). È citato di frequente negli atti dei Parlamenti del Regno di Sardegna in relazione ad avvocati, canonici, notai, mazzieri. Pala è attestato nel 1832 ad Arbus, nel 1837 a Ollolai, nel 1841 a Guamaggiore e nel 1857 a Galtellì. Nelle liste di leva del 1880 è registrato a Bitti, Bosa, Cuglieri, Fordongianus, Morgongiori, Norbello, Orroli, Orune, Pattada, Perdasdefogu, Torpè, Tresnuraghes.

Riguardo all’origine e al significato, Pala appartiene a un gruppo di cognomi formati da soprannomi medievali che rispecchiano determinate parti del corpo umano (Bratzu, Camba, Conca, Coro, Dente, Manu/Manos, Pedes/Pes, Poddighe). Alla base ha il sardo pala “spalla, omero, schiena” ma anche il termine pala ‘spalla, falda di un’altura’ (M. Pittau, DCS, 2, s.v.).

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