La Nuova Sardegna

Sardegna, cinquanta borghi da scoprire: la guida in edicola con La Nuova

Antonio Maccioni
Sardegna, cinquanta borghi da scoprire: la guida in edicola con La Nuova

Il testo tratteggia il contesto ambientale, le bellezze architettoniche, le emergenze archeologiche, la storia e la cultura locale attraverso le descrizioni dei prodotti dell’artigianato, delle tradizioni, delle feste, delle usanze e dei musei

27 giugno 2020
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A ogni paese prescelto, nel libro “Sardegna, cinquanta borghi da scoprire” che da domani va in edicola con La Nuova, è dedicata una scheda dettagliata, sempre accompagnata da splendide fotografie: il testo tratteggia il contesto ambientale, le bellezze architettoniche, le emergenze archeologiche, la storia e la cultura locale attraverso le descrizioni dei prodotti dell’artigianato, delle tradizioni, delle feste, delle usanze e dei musei.

Tre piccoli paragrafi hanno la funzione di illustrare, come lenti di ingrandimento, alcuni suggerimenti su cosa vedere, cosa mangiare e cosa fare. Un box di approfondimento permette di aprire, di volta in volta, una piccola finestra sulle leggende tramandate dalla letteratura popolare, oppure sui luoghi che meritano più attenzione poiché divenuti letteralmente simbolo del paese descritto. Oppure ancora su alcuni fatti storici o personaggi illustri, ritenuti particolarmente significativi e necessari: emergono così il ricordo dei canti di Aggius fatto da un nostalgico Gabriele D’Annunzio, le poesie del poeta-bandito Bachis Sulis ad Aritzo e la pittura di Antonio Corriga ad Atzara.

Come scrive Franco Arminio, lo scrittore che ha fondatore la paesologia, «ogni luogo del mondo ha diritto di vivere una sua epoca, una sua economia, una sua cultura, una sua vita e una sua morte». I luoghi sono fatti delle storie che gli uomini raccontano di loro e che vi hanno lasciato nel mezzo. Quelle storie sono simboli: sono porte che possono aprirsi su un altro mondo, sono leggende antiche, cronache popolari, sono resoconti che mostrano qualcosa e allo stesso tempo tendono a nascondere altro. Si presentano forse situazioni simili perfino in un (apparentemente) semplice volume dedicato ai borghi imperdibili della Sardegna: dietro tradizioni, paesaggi, santuari, pietanze, antichità, templi, leggende e costumi, c’è sempre una regione di spazio aperto e dedicato alla scoperta. Ogni indicazione allude dunque a un qualche luogo o a una qualche situazione oltre i quali è possibile arrivare ad altro. I viaggi sono pur sempre esperienze uniche e singolari. Come uniche e singolari sono le storie delle persone.

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