Dai poeti provenzali agli chansonniers
Giovedì sul web “Trobar amor”, il nuovo progetto dell’associazione Laborintus
04 gennaio 2021
2 MINUTI DI LETTURA
ALGHERO. Dal Medioevo ai giorni nostri. Dai poeti provenzali e occitani ai moderni chansonniers. È un viaggio musicale quello compiuto dall’associazione Laborintus in “Trobar amor”, in diretta dal Teatro Civico di Alghero giovedì 7 gennaio alle 18.30. Il concerto, dedicato all’amore cortese, sarà trasmesso sul canale YouTube “Laborintus” e sulla pagina facebook “Un concetto, un’idea”.
Un evento virtuale in chiusura del Cap d'Any de l'Alguer, il Capodanno algherese, che per la sua XXV edizione si è trasferito sul web. Scelta sofferta e obbligata dalle misure di contrasto alla diffusione della pandemia da Covid-19.
Protagonisti del concerto troubadours antichi e moderni, da Guglielmo d'Aquitania, passato alla storia come il primo cantore dell’amor cortese a Georges Brassens, poeta e cantautore francese, “un trovatore perso nel XX secolo”, come descritto da Pierre Laforet. Da Guido Cavalcanti, che nei suoi celebri sonetti cantò la forza, travolgente e distruttiva dell’amore, fino ad arrivare e Franco Battiato, che si definisce un “cantore arcaico”.
Un’operazione non filologica quella dell’Ensemble Laborintus, che cura gli arrangiamenti e la parte strumentale. Un tentativo di rimescolare le carte per rivisitare temi ed elementi espressivi che si ripetono in tutto il mondo e in ogni epoca.
A salire sul palco del Teatro Civico di Alghero saranno Claudio Gabriel Sanna, mandola e voce, e Maria Antonietta Azzu, voce recitante, insieme all’Ensemble Laborintus, composto da Antonio Pitzoi alla chitarra, Angelo Vargiu al clarinetto, Simone Sassu alle tastiere, Lorenzo Sabattini al basso e Andrea Lubino alle percussioni.
Patrocinato dal Comune di Alghero, con il sostegno della Fondazione Alghero e il contributo dell'Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna, l’evento rientra all’interno del progetto dell’Associazione Musicale Laborintus “Un concetto, un’idea”.
Un evento virtuale in chiusura del Cap d'Any de l'Alguer, il Capodanno algherese, che per la sua XXV edizione si è trasferito sul web. Scelta sofferta e obbligata dalle misure di contrasto alla diffusione della pandemia da Covid-19.
Protagonisti del concerto troubadours antichi e moderni, da Guglielmo d'Aquitania, passato alla storia come il primo cantore dell’amor cortese a Georges Brassens, poeta e cantautore francese, “un trovatore perso nel XX secolo”, come descritto da Pierre Laforet. Da Guido Cavalcanti, che nei suoi celebri sonetti cantò la forza, travolgente e distruttiva dell’amore, fino ad arrivare e Franco Battiato, che si definisce un “cantore arcaico”.
Un’operazione non filologica quella dell’Ensemble Laborintus, che cura gli arrangiamenti e la parte strumentale. Un tentativo di rimescolare le carte per rivisitare temi ed elementi espressivi che si ripetono in tutto il mondo e in ogni epoca.
A salire sul palco del Teatro Civico di Alghero saranno Claudio Gabriel Sanna, mandola e voce, e Maria Antonietta Azzu, voce recitante, insieme all’Ensemble Laborintus, composto da Antonio Pitzoi alla chitarra, Angelo Vargiu al clarinetto, Simone Sassu alle tastiere, Lorenzo Sabattini al basso e Andrea Lubino alle percussioni.
Patrocinato dal Comune di Alghero, con il sostegno della Fondazione Alghero e il contributo dell'Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna, l’evento rientra all’interno del progetto dell’Associazione Musicale Laborintus “Un concetto, un’idea”.