La Nuova Sardegna

Luca Ward 

«Amo la Sardegna da più di 40 anni Ora le do la mia voce»

«Amo la Sardegna da più di 40 anni Ora le do la mia voce»

Nel mondo del cinema e della comunicazione, quando si pensa a una voce viene in mente Luca Ward. E quando c'è stato da scegliere "la voce" per lo spot che "dà voce" alla Sardegna non ci sono stati...

22 luglio 2021
3 MINUTI DI LETTURA





Nel mondo del cinema e della comunicazione, quando si pensa a una voce viene in mente Luca Ward. E quando c'è stato da scegliere "la voce" per lo spot che "dà voce" alla Sardegna non ci sono stati dubbi: il meglio per il meglio delle vacanze degli italiani (ma non solo). Il doppiatore, attore e scrittore - da poco è uscito "Il talento di essere nessuno" - è un profondo conoscitore dell'isola, da quando aveva 17 anni, ci torna spesso (sia per vacanze che per lavoro) e si racconta ricordando aneddoti e quel doppio e indissolubile filo col mare. E di quello sardo dice che «ha i colori più belli del mondo«.

Come è arrivata la proposta della Regione di prestare la sua voce alla Sardegna?

«Sono stato contattato dai ragazzi della Relive Communication. Con loro avevo già lavorato per altri progetti. Sono dei professionisti eccezionali e non ci ho dovuto pensare due volte. Spero che le mie parole trasmettano in chi ascolta il desiderio di vivere la Sardegna in profondità, come un sogno senza fine e un legame che dura per sempre, come quello che ho io, da tanto tempo».

Il suo primo ricordo in Sardegna?

«Avevo 17/18 anni, era la fine degli anni Settanta. Sono arrivato per una breve vacanza con la mia fidanzatina di allora e in moto. Il ricordo di quella prima volta è intenso: va dai profumi dell'isola ai suoi colori - soprattutto quelli del mare -, all'ospitalità della gente e alle tradizioni. Avevamo preso il traghetto Civitavecchia-Cagliari. Da lì, siamo andati a Villasimius. In quei giorni, sembrava di trovarmi nella terra degli Dei, di trovarmi in una dimensione diversa dalla mia. Sono nato a Ostia e ho sempre vissuto il mare. Ma in Sardegna tutto era diverso».

Cosa la colpì?

«Il profumo delle piante, del mirto, le bellissime calette e la gente. Avevo sempre sentito parlare di come fossero riservati e schivi gli isolani. In realtà, abbiamo ricevuto una calorosissima accoglienza sia dai giovani che dalle persone adulte. Ci hanno indicato dove dormire - risparmiando - e i posti più belli da vedere sia sul mare che all'interno. È stata una vacanza di qualche giorno. Ma sono dovuto tornare subito dopo perché mio fratello aveva combinato un guaio».

E cioè?

«Aveva fatto la corte a una ragazza fidanzata. Sono dovuto tornare nell'isola per portare le scuse al fidanzato. Quando ero già nel continente - come dite voi sardi - mi squilla il telefono. Un mio amico mi racconta tutto e mi dice di tornare in Sardegna per risolvere la situazione. Mio fratello era chiuso in casa e non usciva da giorni. Allora, riprendo il traghetto e vado dal fidanzato della ragazza. Mi indicano una proprietà in campagna. Appena arrivo mi presento dicendo: sono il fratello del cretino. Tutti capiscono subito, ridono e mi invitano a cena. Alla fine della serata mi offrono due bicchierini di filu ferru. Io non bevevo, non lo conoscevo e mi ha steso. Quando stavo rientrando al mio alloggio ho iniziato a vedere la strada a otto corsie. Allora, ho deciso di fermarmi per strada e dormire. La mattina dopo, sono tornato da mio fratello e gli ho mollato un destro».

Da qui l'amore per l'isola?

«Si, sono tornato decine di volte. L'ho visitata da nord a sud e a molti luoghi devo ricordi belli. Per esempio, mentre eravamo a Cala Gonone ho appreso che mia figlia era guarita da una brutta malattia. Sono grato a quel posto».

Cosa le dice il mare?

«Mi dice vita. Quello sardo ha i colori più belli del mondo. Ho il mare nel sangue. A pochi mesi mio padre mi ha subito portato al mare. Sono cresciuto in acqua. Mio nonno era comandante della marina mercantile e la mia famiglia dal ’700 si occupava di commerci via mare. Mia figlia da sempre mi lecca il braccio e mi dice che so di sale».

Progetti?

«Mi piacerebbe portare in Sardegna degli spettacoli del Sistina. Ne ho parlato con il vostro presidente e mi è parso ben propenso per aiutarci».

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative