La Nuova Sardegna

Risate e divertimento con “La sorpresa”

Risate e divertimento con “La sorpresa”

All’Astra di Sassari la commedia scritta da Cosimo Filigheddu nell’allestimento curato da Mario Lobino 

24 ottobre 2021
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SASSARI. Risate e divertimento per la prima della commedia “La sorpresa” di Cosimo Filigheddu. andata in scena al Cine Teatro Astra all'interno della rassegna “Ottobre a teatro” organizzata dalla compagnia Teatro Sassari. Lo spettacolo, diretto da Mario Lubino, offre un'occasione di svago agli appassionati del genere brillante e colpisce per l’accuratezza dell'allestimento.

La vicenda surreale eppure credibile di un dramma borghese raccontata da Filigheddu si mescola con la commedia comica che potremmo definire sassarese ma che in realtà è universale. La narrazione della vita quotidiana e della decadenza delle classi agiate dell’Occidente crea un mélange che attrae e mischiando generi sembra quasi crearne uno nuovo. Trattandosi appunto di una “sorpresa”, non si può anticipare come si concluda la storia di un ricco, nobile e abilissimo uomo d’affari sassarese che torna a casa dopo dieci anni trascorsi nelle mani di ribelli africani che lo avevano rapito mentre era lì per lavoro. A sentire le risate e gli applausi a scena aperta del pubblico, sembra che la contaminazione sia comunque riuscita.

Questo grazie anche alla certosina regia di Mario Lubino, che interpreta anche il marito che torna, Stadero Arnuzio Fortebraccio di Monteleone Roccadoria o più semplicemente Lullo. Una regia attenta a rendere ciascuno dei due generi, quello borghese e quello popolare, senza scadere mai nella tragedia sociale con il primo e nella volgarità con il secondo. La moglie di Lullo, Betta, è interpretata da una bravissima Alessandra Spiga, che in questa commedia rivela tutta la maturità e la perfezione espressiva del suo essere attrice “borghese” spesso prestata a un genere popolare. Sembra anzi che l’autore abbia proprio pensato alle due anime attoriali della Spiga inventando questa contaminazione di generi. A fargli da contrappunto è Mario Lubino, che dirige se stesso costruendo un personaggio il cui carattere, imprigionato nella presa di coscienza della decadenza della sua famiglia, a poco a poco si definisce lungo la vicenda, sino a l'inaspettata “sorpresa” finale. Applausi anche per Michelangelo Ghisu, Sabrina Commissario, Paolo Colorito e Pasquale Poddighe. Ultima replica domenica 24 alle 19.

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