A Cireddu e Achenza il premio “Visioni sarde”
di Fabio Canessa
Si è concluso con un ex aequo il festival cinematografico dedicato ai corti realizzati nell’isola
28 ottobre 2021
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CAGLIARI. Nata nel 2014, nell’ambito dello storico festival Visioni italiane promosso dalla Cineteca di Bologna, la rassegna Visioni sarde è diventata in questi anni sempre più importante come spazio di promozione dei migliori cortometraggi prodotti in Sardegna e di valorizzazione dei talenti sardi.
L’ottava edizione, che ha visto otto brevi film tra i finalisti del concorso, si è conclusa con un ex aequo voluto dalla giuria composta dall’imprenditrice Daniela Ducato, lo scrittore Alberto Masala, il regista Mario Piredda, il critico Paolo Pulina e la musicista Irma Toudjian. Si sono così divisi il primo premio Fasi “Un piano perfetto” del sassarese Roberto Achenza e “L’uomo del mercato” della cagliaritana Paola Cireddu. Due corti molto diversi tra loro. Con “Un piano perfetto” Roberto Achenza racconta di due amici squattrinati e senza speranze, interpretati da Stefano Deffenu e Andrea Carboni, che pur di dare una scossa alla loro vita si improvvisano ladri e tentano una rapina in un bar. Il film è stato premiato con questa motivazione: «Da un libretto di appunti sulla disperazione nasce l’assurdo delle ritualità quotidiane. Il rovesciamento è continuo: di fallimento in fallimento. Dalla ritmica della poesia finale scaturisce solo una certezza: cosa mangeremo oggi a pranzo?».
Con “L’uomo del mercato” Paola Cireddu racconta invece la vicenda di Mario che raccoglie casse dal mercato ortofrutticolo per rivenderle per pochi centesimi e sogna di ricevere da un benefattore un’Apixedda. La giuria l’ha scelto «Per la capacità di portare sullo schermo una storia che contiene una forte carica di verità e, allo stesso tempo, universalità. Profondo lo sguardo sul sociale con un’eccellente direzione dei personaggi. Nella gestione del suono è notevole l’utilizzo dei silenzi come elemento narrativo».
Un altro riconoscimento, quello dato dalla giuria giovani (composta da Francesco Chergia, Maria Chironi, Efisia Curreli, Sara Puddu, Francesco Rubattu, Valerio Joe Utzeri), è andato al nuorese Carlo Licheri con “L’ultima Habanera” ambientato nella sede di una radio il giorno della fine della Seconda guerra mondiale. Al termine della cerimonia sono stati proiettati come eventi speciali “Princesa” di Stefania Muresu, reduce dall’anteprima alle Giornate degli Autori della Mostra del cinema di Venezia, e “I giganti” di Bonifacio Angius che da pochi giorni ha iniziato il suo percorso nelle sale.
L’ottava edizione, che ha visto otto brevi film tra i finalisti del concorso, si è conclusa con un ex aequo voluto dalla giuria composta dall’imprenditrice Daniela Ducato, lo scrittore Alberto Masala, il regista Mario Piredda, il critico Paolo Pulina e la musicista Irma Toudjian. Si sono così divisi il primo premio Fasi “Un piano perfetto” del sassarese Roberto Achenza e “L’uomo del mercato” della cagliaritana Paola Cireddu. Due corti molto diversi tra loro. Con “Un piano perfetto” Roberto Achenza racconta di due amici squattrinati e senza speranze, interpretati da Stefano Deffenu e Andrea Carboni, che pur di dare una scossa alla loro vita si improvvisano ladri e tentano una rapina in un bar. Il film è stato premiato con questa motivazione: «Da un libretto di appunti sulla disperazione nasce l’assurdo delle ritualità quotidiane. Il rovesciamento è continuo: di fallimento in fallimento. Dalla ritmica della poesia finale scaturisce solo una certezza: cosa mangeremo oggi a pranzo?».
Con “L’uomo del mercato” Paola Cireddu racconta invece la vicenda di Mario che raccoglie casse dal mercato ortofrutticolo per rivenderle per pochi centesimi e sogna di ricevere da un benefattore un’Apixedda. La giuria l’ha scelto «Per la capacità di portare sullo schermo una storia che contiene una forte carica di verità e, allo stesso tempo, universalità. Profondo lo sguardo sul sociale con un’eccellente direzione dei personaggi. Nella gestione del suono è notevole l’utilizzo dei silenzi come elemento narrativo».
Un altro riconoscimento, quello dato dalla giuria giovani (composta da Francesco Chergia, Maria Chironi, Efisia Curreli, Sara Puddu, Francesco Rubattu, Valerio Joe Utzeri), è andato al nuorese Carlo Licheri con “L’ultima Habanera” ambientato nella sede di una radio il giorno della fine della Seconda guerra mondiale. Al termine della cerimonia sono stati proiettati come eventi speciali “Princesa” di Stefania Muresu, reduce dall’anteprima alle Giornate degli Autori della Mostra del cinema di Venezia, e “I giganti” di Bonifacio Angius che da pochi giorni ha iniziato il suo percorso nelle sale.