La Nuova Sardegna

Cinema a Cagliari, il festival Kentzeboghes prologo del "Babel"

Un "frame" di 12 aprile di Antonello Deidda
Un "frame" di 12 aprile di Antonello Deidda

Proiezioni di "12 aprile" di Antonello Deidda e "Santamaria" di Andrea Deidda. La rassegna dedicata alle lingue minoritarie dal 6 alll'11 dicembre al Thotel

05 dicembre 2021
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CAGLIARI. La proiezione dei film vincitori del festival Kentzeboghes  del 2020 ha fatto da apripista venerdì 3 dicembre nella sala del Greenwich al Festival cinematografico Babel dedicato alle lingue minoritarie che si svolge dal 6 all'11 dicembre al Thotel di Cagliari.

Durante la serata sono state proiettate due ficton e un documentario interamente in sardo. Il primo cortometraggio era intitolato "12 aprile", regista il giornalista Antonello Deidda, che racconta legandoli a filo doppio due eventi importantissimi per la città di Cagliari, con un denominatore comune: la data del 12 aprile. Nel 1970 quel giorno il Cagliari vinse il suo unico, storico scudetto mentre nel 2020, 50 anni dopo, quel giorno diede inizio al lockdown in città a causa della pandemia da coronavirus.

Nel secondo "corto" invece, intitolato "Santamaria", regia di Andrea Deidda, si racconta la storia di un pugile che sognava di diventare un grande campione mondiale. E' la storia di Raimondo Gaviano, che aveva iniziato alla fine degli anni '60  a boxare nelle palestre del quartiere di Villanova a Cagliari.

Il documentario invece è intitolato "S'acapiu de su sorighe de arbore sardu" girato da Fabrizio Vella. Documentario dedicato al ghiro sardo, specie che si pensava estinta e che invece si trova ancora nell'isola in pochi e rarissimi esemplari. Nella serata di Kentzeboghes sono stati proclamati anche i vincitori dei progetti che dovranno essere trasformati in film nel corso del 2022: "Arrivano i venusiani" di Antonello Deidda e "L'Eclissi" di Daniele Arca

L'inaugurazione del festival Babel lunedì alle 18 al Thotel, con proclamazione dei vincitori il sabato 11. Per l'assegnazione del premio "Il maestrale" concorrono 21 pellicole. Questo l'elenco. Premio “Maestrale”, categoria lungometraggi (6.000 euro) sono in gara cinque film: “Amuka – L’éveil” di Antonio Spanò; “Lùa Vermella” di Lois Patiño; “Il mio corpo vi seppellirà” di Giovanni La Pàrola; “Ndoto ya Samira di Nino Tropiano; e “Pozzis, Samarcanda” di Stefano Giacomuzzi.

Categoria documentari (2500 euro): “An Alc’hwez Aour” di Mikael Baudu; “Boca de Culebra” di Adriana Otero Puerto; “Hasankeyf” di Elif Yiğit; “Mör Vös: Ühispalvus” di Liivo Niglas; “Otra Mano” di Agu Netto; “Talking Dreams” di Bruno Rocchi; e “Umbras” di Fabian Volti.

Categoria cortometraggi (2500 euro): “Absències” di Cinema en curs; “Dar-Dar” di Paul Urkijo Alijo; “Eggshell” di Ryan William Harris; “Hard, Cracked The Wind” di Mark Jenkin; “Intolerance” di Giuliano Giacomelli e Lorenzo Giovenca; “Male fadàu” di Matteo Incollu; “Mira sa dì” di Andrea Cannas; “Mowes” di Bryher Flanders; e “Subandila (Lizard)” di Josu Martinez.

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