La Nuova Sardegna

1954. In trappola il più temuto dei latitanti: l'orgolese Tandeddu circondato e ucciso

Gli articoli sulla Nuova del 28 novembre 1954
La prima pagina della Nuova Sardegna del 28 novembre 1954
La prima pagina della Nuova Sardegna del 28 novembre 1954

Dieci mandati di cattura, sul suo capo una taglia di 5 milioni di lire. Era isolato, abbandonato da tutti i suoi favoreggiatori

17 dicembre 2021
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NUORO, 27 notte

A coronamento di una lunga, paziente e diligente azione, alle ore 18,30 di ieri, in regione “Sas Molas” a 5 km. da Orgosolo, nel corso di servizio predisposto dal comando gruppo dei Carabinieri e dalla Questura di Nuoro, militari della squadra di polizia giudiziaria, e carabinieri della stazione di Orgosolo, sono venuti a conflitto con due fuorilegge armati di mitra. Nel conflitto stesso uno dei malviventi, identificato più tardi per Pasquale Tandeddu, di 28 anni, da Orgosolo, colpito da oltre dieci mandati di cattura, sul cui capo pendeva una taglia di 5 milioni, e che da cinque anni terrorizzava la provincia, è caduto crivellato da colpi, decedendo all’istante. L’altro fuorilegge, ferito, favorito dall’oscurità e dal terreno impervio, è riuscito a fuggire ma è braccato dalle forze dell’ordine. Tutti i carabinieri operanti sono incolumi. (...)

Lo si sapeva pressoché isolato, Pasquale Tandeddu, abbandonato da tutti i suoi favoreggiatori, preso da una morsa di ferro che pian piano doveva mozzargli il respiro. Questo il fuorilegge doveva averlo capito se, dopo l’arresto dei tre giovani che attentarono ad Antonio Podda e che si dice non fossero estranei alla combriccola che agiva di conserva con lui, si mantenne particolarmente guardingo. Se dovessimo però badare troppo ai “si dice” dovremmo concludere che non aveva mai cessato, durante il periodo della latitanza, di recarsi ad Orgosolo. Quanti sono gli orgolesi che si sono visti improvvisamente comparire, nel cuore della notte, sulla soglia della loro casa il fuorilegge? Molti, ma tutti hanno sempre taciuto, tanto grande era il timore che il mitra da lui imbracciato incuteva. (...)

Tutta la impervia zona di “Sas Molas” era praticamente circondata e tenuta sotto controllo. Una pattuglia di punta agiva nella boscaglia, nel luogo in cui circostanze particolari facevano presumere fosse il covo del fuorilegge. Le tenebre era appena calate quando due uomini furono avvistati a non molta distanza; armati e guardinghi si tenevano poco lontani da un gruppetto di rocce, vicino alle quali procedevano. Gli uomini della legge si portavano a ridosso di quelle rocce e intimavano l’alt. Secca e rabbiosa, come sempre, una raffica di mitra partiva all’indirizzo dei militari: era la risposta dei fuorilegge, la risposta di sempre. Senza ulteriori indugi i carabinieri risposero al fuoco mentre i fuorilegge si mettevano al riparo nelle rocce. Fu quando uno dei due, Pasquale Tandeddu, tentò quasi di aprirsi un varco sparando all’impazzata, che i proiettili dei militari lo raggiunsero in pieno crivellando il suo viso ed il suo corpo, così come egli aveva crivellato tante vittime innocenti. Il fuorilegge si abbatté senza un lamento. (...)

Pasquale Tandeddu è caduto presso una grotta che si ritiene sia stata per un lungo periodo fino ad ieri il suo rifugio più sicuro. Era completamente nascosta da alcune piante di fichi d’india e in una pala di questa pianta era stata incisa con un coltello una donna nuda con sotto la firma: Tandeddu. In altre pale il fuorilegge aveva inciso numerose «falci e martello» e la scritta «Viva il partito comunista italiano». (...)

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Tramonto di un mito. “ A terra su balente!”

NUORO, 27 notte.

Stamane la popolazione di Orgosolo ha finalmente respirato: nonostante la tristezza incombente su tutto il Nuorese ed in particolare sui monti per la tragica situazione dei pastori che vedono in rovina, per la siccità, ogni loro speranza, oggi ad Orgosolo è come se sia caduta la pioggia ristoratrice: i volti duri si sono tesi; il contegno riservato e muto si è cambiato in aperto sorriso: nella bocca di chi per tanto tempo ha tremato e sofferto corre la frase espressiva e comprensiva “ a terra su balente” e qui “valente” ha sapore di sarcasmo eloquente (...) Il successo tanto atteso delle forze dell’ordine tronca finalmente non solo, come si spera, la catena di una criminalità che attorno al bandito si era andata sviluppando ma altresì quell’alone di pericolosa e tossica suggestione che egli aveva largamente esercitato e diffuso fra decine di giovani. (...)

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Una carriera sanguinosa

Scomparsa con Giovanni Battista Liandru la vecchia generazione banditesca orgolese, Pasquale Tandeddu era diventato l’esponente della nuova generazione, improntata al più puro gangsterismo, feroce, senza alcun scrupolo, più lesta col mitra che con la parola. (...)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
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