La Nuova Sardegna

“Inverti”, una famiglia nel tunnel del Covid

“Inverti”, una famiglia nel tunnel del Covid

Esce il nuovo film della regista nuorese Pj Gambioli. Le difficoltà delle donne di fronte alla pandemia

25 gennaio 2022
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SASSARI. È in uscita “Inverti”, il nuovo film della regista nuorese Pj Gambioli. Spesso può essere difficile capire quali siano gli effetti psicologici della pandemia sui bambini e sugli adolescenti. Recenti ricerche mostrano che una serie complessa di fattori tra cui isolamento, incertezza, angoscia dei genitori determinano un forte impatto sulla salute mentale dei figli. Un tema importante, ora affrontato in “Inverti”, a breve disponibile nella formula itinerante del Film & Meeting.

Se il virus SARS-CoV-2 ha colpito tutta la società, ci sono state categorie più colpite di altre. Le donne in particolare si sono ritrovate esposte su molteplici fronti: su quello lavorativo ed economico e su quello familiare e sanitario. «Con “Inverti” – spiega Pj Gambioli – viene affrontato il tema del lavoro delle donne (che per gestire l’emergenza sanitaria hanno spesso lasciato il lavoro) ma anche di come la pandemia e le misure restrittive per il contenimento dell’infezione (lockdown, chiusura delle scuole, distanziamento sociale, distanziamento fisico) hanno rivoluzionato la vita familiare, minando la salute di bambini e adolescenti». «Specie in riferimento al benessere di questi ultimi – aggiunge la regista – la percentuale di casi analizzati ha spinto gli specialisti a raccomandare di mantenere alta la soglia di attenzione al fine di rafforzare i servizi di salute mentale nell’eventualità di un’ondata di casi di depressione».

Per affrontare un percorso di informazione e formazione su questi temi, Pj Gambioli e il suo staff hanno ideato un progetto che prevede la proiezione di “Mamme fuori mercato” e di “Inverti” abbinata ad un talk al quale sono chiamate a partecipare diverse personalità del territorio in cui il corto viene proposto al pubblico. E’ la formula del Film & Meeting, articolata in tre fasi progettuali. La prima è una serata aperta al pubblico che prevede la duplice proiezione di “Mamme fuori mercato” (che sviluppa il tema della difficoltà delle donne ad inserirsi nel mondo del lavoro) ed il suo sequel raccontato da “Inverti”, quando alle criticità economiche si aggiunge la pandemia. La seconda fase è un talk: alla proiezione viene associata l'organizzazione di un dibattito che vede protagoniste le consigliere di Parità regionali, le rappresentanze delle Pari opportunità territoriali, donne lavoratrici mamme ma anche no, imprenditrici, professioniste in ambito giuridico, medico terapeutico. «Diamo al nostro pubblico – dicono gli organizzatori – una opportunità di riflessione e di confronto, ma anche strumenti utili ad affrontare eventuali criticità. Rivolgiamo la nostra proposta in particolare alle strutture territoriali di Pari opportunità, alle scuole, alle università, alle associazioni interessate ai temi della genitorialità e del gender gap».

«Dopo il successo di “Mamme fuori mercato”, che sviluppa il tema della difficoltà delle donne, nello specifico delle madri, a collocarsi nel mondo del lavoro, abbiamo pensato – spiega Pj Gambioli – al sequel della storia. E' così che nasce “Inverti”, prodotto a giugno del 2021, dove la nostra protagonista, cinque anni dopo dalla vicenda di “Mamme fuori mercato”, si trova ad avere finalmente un lavoro e una stabilità affettiva, mentre la sua bambina, che nel primo film era neonata, ora è in età pre-scolare. In modo inatteso scoppia la pandemia Covid e d'improvviso tutto quanto si pensava aver realizzato è improvvisamente messo in discussione». «Il film – aggiunge la regista – esplora il dramma dal punto di vista della bambina, un aspetto troppo spesso sottovalutato. Cosa hanno provato i bimbi e gli adolescenti durante il lockdown e la quarantena? Qual è stata la loro reazione? La piccola Sophia per preservare la sua integrità si rifugia in un mondo immaginario, tra una madre preoccupata per il lavoro, il padre prigioniero del Covid ed un’intera famiglia ostaggio della quarantena».

Per info 393-9246207 e www.associazioneculturalejanas.com.

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