La Nuova Sardegna

“Pumping Arnold”, il mito eterno di Schwarzenegger

di Fabio Canessa
“Pumping Arnold”, il mito eterno di Schwarzenegger

Il saggio firmato da Fabrizio Patriarca racconta la vita dell’attore americano. E la grande amicizia con il campione di bodybuilding di Ollolai Franco Columbu

14 febbraio 2022
3 MINUTI DI LETTURA





Tra il 1970 e il 1981 hanno conquistato in totale nove titoli di Mister Olympia. Uno ben sette volte, l’altro due. Scontrandosi in qualche occasione anche direttamente, nella finalissima che allora secondo il regolamento metteva di fronte i vincitori delle due categorie di peso: sotto e sopra i novanta chili. L’uno contro l’altro, però mai rivali. Al contrario, sempre compagni. Anzi di più, amici fraterni. Per Arnold Schwarzenegger il sardo Franco Columbu è stato il best friend di una vita. Lo ha ricordato anche nel commovente messaggio d’addio, via social, dopo l’improvvisa morte dell’atleta di Ollolai per un malore nell’estate del 2019, mentre si trovava in vacanza a San Teodoro. Nell’isola che, pur vivendo da decenni negli Stati Uniti, portava orgogliosamente sempre nel cuore.

Un’amicizia lunga oltre mezzo secolo quella tra il colosso di origine austriaca e Columbu, nata a metà degli anni Sessanta a Monaco di Baviera dov’erano emigrati entrambi e alimentata dalla comune passione, volontà, ossessione di scolpire il proprio corpo. Su questo aspetto, estetico ma non solo, si concentra il libro di Fabrizio Patriarca “Pumping Arnold. Il mito e il corpo di Schwarzenegger” recentemente pubblicato dalla casa editrice 66thand2nd (160 pagine, 15 euro). Bisogna subito precisare che non si tratta di una biografia in senso classico. C’è ovviamente il racconto della vita e delle diverse esperienze di Schwarzy, con documentazione importante e aneddoti curiosi, ma il focus del volume è l’interessante riflessione sull’immagine del campione di culturismo e poi attore di successo.

Un saggio quindi, tra filosofia e semiologia, con pensieri guida quelli di Gilles Deleuze e Roland Barthes. Ma non solo, anche un sorprendente divertissement perché Patriarca unisce l’alto al basso, il suo sguardo colto a situazioni che si possono definire da barzelletta. La scrittura alterna infatti l’accurata indagine su una figura che tra body building e cinema ha segnato l’immaginario collettivo, a simpatici siparietti con i frequentatori di una palestra nella periferia romana: Pilùsch, il Nano dalle Fette Larghe, Marcello Pneumatico, la Transessuala. Personaggi con i quali l’autore parla ovviamente anche di Arnold. Un mito per chi ha come priorità pompare bicipiti e pettorali, al punto di seguire se necessario strade non naturali. Come dice Pilùsch, proprietario della palestra: «Questo sport si basa sulla droga, sull’alimentazione e sui pesi. Nell’ordine che ho detto. L’unica via per la gloria è il Lato Oscuro».

Anche Schwarzenegger non ha mai negato di aver fatto uso di steroidi, «senza abusarne», quando gareggiava. Per conoscere quel periodo della sua vita, e più in generale quel mondo, è assolutamente da vedere l’ottimo documentario di George Butler “Pumping Iron” che viene ampiamente sviscerato nel libro da Patriarca. Il racconto della competizione di Mister Olympia del 1975: dagli allenamenti alla gara vinta manco a dirlo dalla Quercia austriaca, come veniva soprannominato, su una serie di rivali tra i quali spiccavano Lou Ferrigno, che da lì a poco avrebbe raggiunto la popolarità con “L’incredibile Hulk”, e Franco Columbu di cui nel film si ricordano anche le origini con tanto di immagini di lui che solleva una Fiat 131 con le mani per liberarla da un parcheggio nel centro di Ollolai.

Pur con piccole apparizioni l’amico sardo accompagnerà Schwarzenegger anche nella sua folgorante carriera al cinema: da “Conan il barbaro” a “Terminator” sino a “Last Action Hero” (non menzionato nel libro) dove Schwarzy è un eroe del cinema d’azione. In pratica se stesso. Un marchio forgiato con il suo corpo.

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative