No vax, social, eredità digitale: con la fiction l'attualità in aula
«Studio Battaglia»: madre e figlie, avvocate divorziste, protagoniste su Rai 1. Tra abbandoni, amori e vendette, il racconto della famiglia che cambia
Un tuffo nella realtà, in cui la famiglia del Mulino Bianco esiste solo nella fantasia, in cui per diventare genitori non bisogna per forza essere una coppia e dove i social sono un ring in cui scambiarsi insulti e praticare vendette. Un mondo attuale, che racconta abbandoni e divisioni, strappi laceranti e improvvise riconciliazioni, all'interno del quale le donne sono protagoniste e reggono i fili della storia, pur con le loro fragilità e sguardi frequenti verso il passato. Si chiama "Studio Battaglia" ed è l'ultima fiction Rai, remake della serie inglese The Split, successo di ascolti e di share: 4 milioni di telespettatori di media, concorrenza sbaragliata nella prima serata del martedì su Rai 1. Non ha ancora raggiunto i numeri di Doc-Luca Argentero, ma la trama piace e le protagoniste convincono. Sono quattro donne, una madre e tre figlie: Marina (Lunetta Savino, titolare e fondatrice dello studio legale Battaglia), Anna (Barbora Bobulova, la figlia maggiore), Nina (Miriam Dalmazio, la seconda) e Viola (Marina Occhionero, la più giovane e anche l'unica non avvocato). Marina, Anna e Nina lavorano insieme nello studio Battaglia, uno dei più prestigiosi di Milano, sono avvocate divorziste e specializzate in diritto di famiglia. Marina è una madre e un avvocato ingombrante, il marito Giorgio (Massimo Ghini) l'ha lasciata per la baby sitter con tre bambine da crescere e una carriera da irrobustire: la vita con lei non è stata tenera e le ha ispessito il carattere, in aula come a casa. Alla figlia Anna, che ha una visione meno cinica della professione, dice "se sei troppo buona non puoi fare l'avvocato". Per questo Anna decide di affrancarsi e va a lavorare in uno studio rivale: si libera anche del peso del cognome e utilizza quello da sposata, Casorati. In tribunale Marina e l'altra figlia Nina si incroceranno e si scontreranno con Anna e si riproporrà quel rapporto conflittuale, caratterizzato da grande amore ma anche forti contrasti e recriminazioni, che le porta a litigare furiosamente, ad allontanarsi per poi riavvicinarsi e ritrovarsi. Perché la famiglia, pur con tutte le spine, resta il migliore dei nidi. Anche per Nina, trentenne single schiacciata dalla figura materna che fugge dai rapporti duraturi, malinconica ma anche ironica e allergica all'ipocrisia. Diversa dalla madre e dalle sue sorelle ecco Viola, la figlia sognatrice di Marina, che fa la baby sitter, insegue il grande amore e una vita più semplice, alla piega perfetta preferisce la coda di cavallo, ai tailleur pantalone jeans e maglioni di lana, all'ufficio il sole in un parco pieno di fiori e altalene. Le location in cui Marina, Anna e Nina si muovono sono invece lussuosi palazzi nel centro di Milano con enormi vetrate sul Duomo e sullo sfondo il Bosco verticale progettato dall'archistar Stefano Boeri. Anche le case sono belle, grandi, distribuite su più piani. Studio Battaglia dà un'idea di opulenza, di avvocati dalle parcelle a molti zeri per clienti ancora più ricchi: impresari, costruttori, ma anche politici e calciatori. E i temi al centro dei fascicoli sono attualissimi: c'è l'artista che diffama l'ex moglie con un testo teatrale che viaggia sui social, la donna separata e non più giovanissima che vuole scongelare gli embrioni dell'ex marito per diventare finalmente madre. Ma lui non vuole e la giudice gli darà ragione: alla donna dirà "non ha senso avere un figlio da un uomo che per opporsi alla sua nascita è andato in tribunale". E poi i divorzi che svelano esistenze parallele, come quella del magnate che ha nascosto alla moglie di avere avuto un altro figlio dieci anni prima. Ancora, lo scandalo dei siti d'incontri extraconiugali con i nomi messi in piazza da un hacker e la Milano "bene" - politici e imprenditori - che trema. Nelle prossime e ultime due puntate (martedì 29 marzo e martedì 5 aprile alle 21.25 su Rai1) la strettissima attualità: un uomo in causa contro la ex moglie no vax che non vuole vaccinare il loro figlio e una coppia che vorrebbe ottenere le password social del figlio morto per appropriarsi della sua eredità digitale e frugare nella sua intimità. ©RIPRODUZIONE RISERVATA