La Nuova Sardegna

Launeddas e canto

Sa die de sa Sardigna, premio dell'Isre a Luigi Lai e Daniele Cossellu

Sa die de sa Sardigna, premio dell'Isre a Luigi Lai e Daniele Cossellu

La motivazione dell'Istituto etnografico: «Siete ambasciatori della musica»

28 aprile 2023
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di Luca Urgu

Oltre centottanta primavere in due. Luigi Lai, di San Vito e Daniele Cossellu di Bitti, sono due autentici giganti del canto e della musica tradizionale di quest’isola. Un impegno continuo nel promuovere, divulgare la bellezza di espressioni uniche e vive. Dalle launeddas il maestro Lai di cui è un virtuoso assoluto al canto a tenore nel caso della mezza voce di Bitti e culture della poesia.

Ieri in una giornata da sold-out all’auditorium dell’Isre di Nuoro dedicato all’archeologo Giovanni Lilliu all’interno di un complesso museale realizzato dall’architetto Pietro Simon Mossa sono stati celebrati entrambi nella data che nel calendario delle festività regionali è dedicata a “Sa die de sa Sardigna”. Loro non si sono sottratti all’abbraccio collettivo ben più ampio e trasversale tributato dai presenti e hanno deliziato ancora con gli strumenti a loro familiari da una vita mettendoci il giusto pathos.

Le note delle launeddas (accompagnate da Maurizio Floris alla chitarra) e la voce di tziu Tanielle sono riuscite ancora una volta ad emozionare. «Non cantavo da quattro anni», ha detto la storica voce dei Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu, che ha duettato con il maestro Lai in canto sacro de S’Annossata (Annunziata) “e oggi lo rifaccio con grande trasporto”.

Dal maestro Luigi Lai un ringraziamento sentito per l’onoreficienza ricevuta. «Più che a parlare da sempre sono abituato a suonare. È la cosa che mi riesce meglio», ha detto grato per il bel riconoscimento tributato dall’Isre.

«L’Istituto Superiore Regionale Etnografico intende sottolineare l’importanza simbolica della Giornata de “Sa die de sa Sardigna”, riconoscendo l’onorificenza di Ambasciatori della musica sarda ai Maestri Luigi Lai e Daniele Cossellu, per essersi evidenziati in tutto il percorso della loro vita nel diffondere la conoscenza della musica identitaria sarda anche oltre i confini della Sardegna»; è stato il primo atto del nuovo consiglio di amministrazione dell’Isre, proposto dal presidente Stefano Lavra. In precedenza erano intervenuti gli etnomusicologi Ignazio Macchiarella, Marco Lutzu, Nico Staiti coordinati dal musicista ed etnomusicologo Diego Pani. Scena nel finale a quattro “giovanissimi cantori” di Orune di due scuole superiori di Nuoro.

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