La Nuova Sardegna

L’intervista

Pamela Prati: «Che emozione ritornare al varietà. Da ragazza sognavo Hayworth e Carrà»

di Alessandro Pirina
Pamela Prati: «Che emozione ritornare al varietà. Da ragazza sognavo Hayworth e Carrà»

La showgirl nel cast di “Tale e quale show”. «Voglio divertirmi, non devo dimostrare nulla»

22 settembre 2023
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È stata per anni la regina del Bagaglino, uno dei grandi varietà di Rai 1, e ora ritorna lì, dove tutto è iniziato, nella prima serata della rete ammiraglia Rai. Pamela Prati sarà una delle 12 protagoniste di “Tale e quale show”, lo spettacolo alla 13esima edizione condotto da Carlo Conti con una super giuria di esperti formata da Loretta Goggi, Giorgio Panariello e Cristiano Malgioglio, in onda da domani su Rai 1.

Dopo anni di reality il ritorno al varietà. Cosa prova?
«Tanta emozione. Mi fa piacere ritrovare le persone che fanno la bella televisione, lavorare di nuovo con professionisti che stimo. A partire dal capitano Carlo, che con “I migliori anni” rifà la tv con cui siamo cresciuti. Insomma, mi sento a casa. Anche se è un po’ come fosse la prima volta. Ma come diceva Totò: se non provi ansia non sei un vero artista».

È stata una selezione dura?
«Non è stato facile, anche per colpa mia. Quando fai un provino ti devi preparare. In passato non era il mio momento, ora invece è quello giusto».

Dodici concorrenti. Chi è quello da battere?
«Non temo nessuno, ma non perché mi sento più brava degli altri. Non c’è una competizione. Non devo dimostrare nulla, voglio solo divertirmi e fare divertire il pubblico».

Paura per i giudizi di Goggi, Malgioglio e Panariello?
«No. Sono una persona estremamente educata e se la critica è costruttiva io posso solo ringraziare». Domani sarà Claudia Mori. Altri personaggi che spera di mettere in scena? «Vorrei cimentarmi in personaggi che non sono stati fatti molte volte».

Maria Carta?
«La farei subito. Ho pensato anche a Marisa Sannia».

Da bambina si trasformava in…?
«Il mio sogno era giocare con lustrini e paillettes. Penso di essere riuscita a realizzarlo. E poi la mia musa ispiratrice era la Carrà: sognavo di incontrarla. Non solo ho avuto quella fortuna ma ci ho anche lavorato assieme».

Chi erano i suoi miti?
«Raffaella, innanzitutto. E poi Rita Pavone: sono cresciuta con la pappa col pomodoro. Le Kessler, Delia Scala. E poi volevo essere Rita Hayworth, che ho fatto più volte in scena. Rimanevo incantata dalle dive che scendevano le scale».

È nata al Bagaglino, uno dei templi del travestimento. Qual era il personaggio più vero di quelli imitati?
«Tutti. Mi viene in mente Oreste Lionello: quando venne a teatro Giulio Andreotti non si capiva quale fosse quello vero. Quello è stato incredibile: un tale e quale originale».

L’anno scorso a Tale e quale c’era Valeria Marini: l’ha chiamata per avere consigli?
«Non ci siamo sentite, anche perché non ci sono consigli da dare. Ognuna ha il suo percorso: due anni fa c’era Alba Parietti, l’anno scorso Valeria, quest’anno io».

Cosa spera di ottenere da questa esperienza in tv?
«Ripeto: voglio divertirmi e divertire il pubblico. Quando una ha 45 anni di carriera e ha fatto tanti programmi può solo dimostrare di amare quello che fa. Sono davvero onorata di essere stata scelta per un programma che ti dà la possibilità di mostrare l’artista che sei. E ovviamente spero di essere sostenuta dalla mia Sardegna. Unu asu mannu».

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