La Nuova Sardegna

Innovazione

Marentia, tutto il sapore del mare sardo

di Enrico Gaviano
Leopoldo Casti con la moglie Roberta Dal Pozzo e la figlia Greta
Leopoldo Casti con la moglie Roberta Dal Pozzo e la figlia Greta

Raccolta nelle rive di Cagliari e depurata nello stabilimento di Abba Blu a San Sperate, l’acqua diventa un prodotto sterile che conserva tutte le sue caratteristiche. Leopoldo Casti, Ceo e fondatore dell’azienda, spiega come si fa e come sta conquistando il mercato dell’alimentare

06 dicembre 2023
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Si chiama “Marentia”, ed è semplicemente acqua di mare di Sardegna. Prelevata dal golfo di Cagliari e depurata nello stabilimento di Abba Blu a San Sperate, diventa un prodotto microbiologicamente sterile che conserva tutte le sue caratteristiche e dunque diventa adatto all’uso per fini alimentari. Ed è grazie all’idea di Leopoldo Casti, Ceo e fondatore dell’azienda, che l’acqua di mare diventa parte integrante di diversi prodotti alimentari. L’acqua di mare infatti si presta perfettamente per essere utilizzata nella panificazione, per la preparazione di pasta fresca, impasti di pizze e focacce. La differenza con l’acqua normale è che regala ai prodotti finiti la giusta sapidità, riducendone da una parte il contenuto di cloruro di sodio, ma dall’altra dando un alto contenuto di minerali e rendendoli più digeribili.

«Sono partito con questo progetto dopo aver sentito che qualcosa del genere veniva fatta in Spagna e aveva successo – sottolinea Leopoldo Casti, il titolare di Abba Blu –. Tutto è iniziato intorno al 2016 ma c’è voluto del tempo fra studi, preparazione dei macchinari, collaudi e controlli. La vera produzione è iniziata nel 2020 giusto in coincidenza con la pandemia. Da allora però non ci siamo più fermati, e ora siamo la sola azienda in Italia, insieme a una che opera in Puglia, a preparare questo prodotto».

“Marentia” viene utilizzata per produrre diversi alimenti. Ad esempio il pane carasau, denominato Marasau, del pastificio Tanda e Spada di Fonni. O il formaggio erborinato, un roquefort, chiamato Abisso, prodotto dal caseificio Silvio Lai di Cardedu. Ancora il tonno al naturale con acqua di mare che esce dagli stabilimenti olbiesi di As do Mar e da un altro in Calabria, quello della Callipo. E ancora conserve, pomodori pelati. E poi bevande, in questo campo l’utilizzo è davvero ampio: birre, gin, amari come ad esempio uno prodotto dai fratelli Caffo, quelli dell’Amaro del Capo. Ci sono tre diverse confezioni: il bag in box, le bottiglie da un litro e lo spray da 100ml.

L’acqua in bottiglia che viene prodotta da Abba blu può essere utilizzata tranquillamente dietro il bancone per alcuni cocktail e long drink e anche per bevande energizzanti. Versatile in cucina: al ristorante o a casa per insaporire risotti e guazzetti, per sughi a base di pesce, per far spurgare vongole e arselle, per lavare e decongelare prodotti ittici. Lo spray da 100ml per condire intavola pesce, mitili e crostacei. Le richieste arrivano non solo dalla Sardegna ma anche da tutto il resto d’Italia.

«In questi anni, pian piano ci siamo fatti conoscere. In particolare le regioni da cui arriva la maggior parte delle richieste sono Emilia Romagna, Lombardia, Puglia e Campania. In Sardegna stiamo lavorando ugualmente bene anche se contiamo di aumentare il numero dei clienti. Al momento c’è una qualche diffidenza legata al fatto che si pensa che l’acqua di mare essendo a disposizione di tutti possa poi essere utilizzata tranquillamente anche per usi alimentari. Ma chiaramente non è così, visto che serve un trattamento specifico».

Un trattamento che viene eseguito in azienda con un metodo innovativo e brevettato. «La lavorazione - puntualizza Casti - è chemical free, ma mantiene inalterate le caratteristiche essenziali dell’acqua di mare, rendendola però pura è sterile. Vengono eliminate le sostanze nocive e ogni lotto prodotto ha la garanzia di sicurezza e tracciabilitá per il consumatore finale. Con la certificazione di legge». L’azienda è conduzione familiare. Oltre a un dipendente ci lavorano il titolare Leopoldo Casti, la moglie Roberta Dal Pozzo e la figlia Greta. Tre le linee di produzione. Oltre a “Marentia”, c’è la linea Plasmar, integratore che viene usato per il recupero di minerali dopo l’attività fisica, e la linea per gli acquari.

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