La Nuova Sardegna

L’isola dei colori

Laerru, nel cuore dell’Anglona una pinacoteca contemporanea «dove l’arte cerca nuove forme»

di Paolo Ardovino
Laerru, nel cuore dell’Anglona una pinacoteca contemporanea «dove l’arte cerca nuove forme»

Il museo con la collezione di 35 artisti donata da Pastorello

21 maggio 2024
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Laerru Una pinacoteca, «una pinacoteca contemporanea», nel bel mezzo dell’Anglona, a Laerru. Quaranta minuti di auto da Sassari. Il sindaco ha tagliato il nastro giusto qualche giorno fa in via San Pietro, lì nello stabile conosciuto come “S’asilu ezzu” e che ora è un museo d’arte. Si intitola proprio così, “Pinacoteca contemporanea”, perché già dall’ingresso vuole rendere chiare le intenzioni. Un olio su tela di Gianluca Pisano del 1994 è il pezzo più datato, per dire. L’opera più recente, di Rachele Frison, è di quest’anno.

L’allestimento La struttura museale nasce da una donazione. Quella di Giovanni Manunta “Pastorello”. L’artista sassarese, fortemente legato al paese di Laerru, ha donato al Comune parte della sua collezione tra acquisizioni personali e frutto di passate esperienze da operatore culturale. Da quando ha aperto i battenti, la Pinacoteca contemporanea mette quindi in mostra una collezione permanente che tra pittura e scultura unisce ben 35 artisti. Nomi di spicco ed emergenti, sardi per la maggior parte: Adriano Annino, Silvia Argiolas, Cesare Baracca, Giovanni Blanco, Riccardo Camboni, Simone Carta, Francesca Casu, Riccardo Cavallini, Roberto Chessa, Erik Chevalier, Johnny Eroe, Roberto Fanari, Rachele Frison, Sergio Fronteddu, Silvia Idili, Maurizio L'Altrella, Tommaso Langiu, Tonino Mattu, Max Mazzoli, Silvia Mei, Federica Moi, Narcisa Monni, Pastorello, Vincenzo Pattusi, Paolo Pibi, Gianluca Pisano, Massimiliano Rausa, Michael Rotondi, Giuliano Sale, Josephine Sassu, Chiara Seghene, Rachele Sotgiu, Aldo Tilocca, Giulio Zanet.

Opportunità «La collezione della Pinacoteca è l'occasione per dare a Laerru la possibilità di diventare un centro per l'arte contemporanea e le sue ricerche più innovative – è il commento di Pastorello –. Linguaggi artistici che, oltre alla pittura, possano raccontare tanto il passato quanto il futuro di un piccolo Comune». Tra i progetti portati avanti nel territorio, per sette anni l’artista si è impegnato a Sassari con L.e.m., laboratorio di estetica moderna. Da lì proviene parte delle opere ora nella struttura. Altre, dal lavoro di artisti che sono stati suoi studenti, e altri ancora da quadri o sculture acquistate. «Questo è un inizio, la creazione di un centro per la sperimentazione e la ricerca artistica», sostiene Eleonora Angiolini, anche lei sassarese ma stabile a Milano, direttrice del museo di Laerru. «Durante il periodo del covid mi trovavo nell’isola e progettavo un festival, Pastorello mi disse della volontà di donare la sua collezione a Laerru, il paese della madre e dove lui è cresciuto». L’idea ha preso forma e si è strutturata. Per questo motivo, poi, S’asilu ezzu è stato individuato, riqualificato e reso il luogo ideale dove far sbocciare i colori dell’arte. Linguaggi di oggi Sottolinea più volte l’aggettivo temporale, Eleonora Angiolini, perché «seppur gli artisti ospitati appartengano a diverse generazioni, la direzione della mostra permanente va sull’ultra-contemporaneo, e su questo vogliamo incentrare la pinacoteca, che si differenzia dalle altre presenti in Sardegna». Gestito dalla cooperativa 2000 Lune, lo spazio apre il mercoledì e il venerdì dalle 15 alle 19, il giovedì dalle 9 alle 13, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e poi dalle 15 alle 19. «Per ora il progetto è triennale, stiamo lavorando a una programmazione – conclude Angiolini –. Prevediamo collaborazioni con altri Comuni e manifestazioni territoriali, porteremo mostre temporanee e residenze d’artista». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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