Festival del cinema di Roma, il Berlinguer di Andrea Segre apre il cartellone
Tanti sardi protagonisti sul grande schermo. Caterina Murino impegnata in “The Opera! - Arie per un’eclissi”
Quasi 150 titoli. È un programma gargantuesco quello, presentato ieri, della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si svolgerà dal 16 al 27 ottobre. Tra star come Johnny Depp e Viggo Mortensen che oltre a ricevere i premi alla carriera presenteranno i loro film da registi “Modì” e “I morti non feriscono”, esordi, omaggi, serie, film già passati da altri festival, in particolare Cannes, come “Megalopolis” di Francis Ford Coppola, anche lui atteso nella Capitale per l’evento di preapertura il 14 ottobre.
Come già annunciato ad aprire ufficialmente la Festa sarà invece, due giorni dopo, la proiezione del biopic su Enrico Berlinguer firmato da Andrea Segre: “La grande ambizione”. Un racconto della vita pubblica e privata del politico sassarese dal viaggio a Sofia del 1973, quando sfuggì a un attentato dei servizi segreti bulgari, fino all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro e la conseguente drammatica fine della strategia del compromesso storico, il grande tentativo di unire le forze popolari di matrice cattolica e socialista per guidare il Paese. A interpretare Berlinguer è Elio Germano, in un cast che comprende tra gli altri Francesco Acquaroli, Roberto Citran e Paolo Pierobon.
Il film, le cui riprese sono state realizzate soprattutto a Roma, ma in parte anche nell’isola tra Stintino, Porto Torres e Sassari, è uno dei quattro italiani del concorso composto da diciotto titoli. Nel ricco programma la Sardegna è rappresentata anche da diversi interpreti che recitano in lungometraggi inseriti in altre sezioni, a cominciare da Caterina Murino impegnata in uno dei ruoli principali di “The Opera! - Arie per un’eclissi” di Davide Livermore e Paolo Gep Cucco che sarà presentato in anteprima mondiale tra le proiezioni speciali. Un’opera-musical con le stelle della lirica Valentino Buzza e Mariam Battistelli affiancate dall’attrice cagliaritana e da grandi nomi del cinema come Vincent Cassel, Fanny Ardant e Rossy De Palma.
Nella sezione Grand Public trovano spazio altri film con attori sardi. Molto atteso (se n’è parlato anche durante l’inaugurazione dell’anno scolastico con il presidente Sergio Mattarella a Cagliari) “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, ispirato alla storia vera del quindicenne Andrea Spezzacatena che nel novembre del 2012 si tolse la vita dopo aver subito numerosi atti di bullismo da parte dei compagni di scuola. Il bullo principale è interpretato dal giovane e lanciatissimo interprete ploaghese Andrea Arru che nel film diretto da Margherita Ferri è affiancato tra gli altri da Claudia Pandolfi e Corrado Fortuna.
In “La casa degli sguardi”, di e con Luca Zingaretti che esordisce alla regia, recita invece Riccardo Lai, originario di San Gavino Monreale. Prima dell’arrivo nelle sale passa per la Festa del cinema di Roma anche il nuovo lungometraggio di Gabriele Muccino: “Fino alla fine”.
Ambientato nell’arco di ventiquattro ore, si presenta come un thriller che riflette sul ruolo del destino, il peso delle scelte e il passaggio all’età adulta. Con protagonista l’americana Elena Kampouris, ha tra gli interpreti principali il cagliaritano Enrico Inserra e presenta nel cast anche Syama Rayner, nata in India (da madre inglese e padre trentino) ma cresciuta tra Telti e Olbia.
Di riflesso hanno poi a che fare con la Sardegna due documentari della sezione Arts: “Duse - The Greatest” di Sonia Bergamasco, sulla grande attrice di fine Ottocento e inizi Novecento prestata al cinema soltanto per il film “Cenere” del 1916 basato sull’omonimo romanzo di Grazia Deledda, e “Italo Calvino nelle città” di Davide Ferrario, considerando che la madre del celebre scrittore era nata a Sassari. Un profondo legame con la Sardegna l’ha avuto anche Gian Maria Volonté, sepolto alla Maddalena, che nel trentennale della scomparsa viene omaggiato alla Festa del cinema di Roma con la proiezione del film “La morte di Mario Ricci” di Claude Goretta grazie al quale nel 1983 vinse il premio come miglior attore al festival di Cannes.
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