L’isola ritorna al cinema, in attesa di Angius e Milani
In sala il film di Pani, il 22 maggio esce Scavio e il 29 Columbu. A giugno “Milarepa” con Harvey Keitel e F. Murray Abraham
Sarà che trovare buoni slot per la distribuzione il resto dell’anno è difficile, o magari anche per questioni legate al tax credit, ma il cinema made in Sardegna sembra trovare proprio tra maggio e giugno il momento giusto per mettersi in mostra nelle sale. Come l’anno scorso (quando erano usciti nel giro di poche settimane “Vangelo secondo Maria” di Paolo Zucca, “Uomini in marcia” di Peter Marcias, “Anna” di Marco Amenta, “L’amore e la gloria” di Maria Grazia Perria) l’isola torna protagonista sul grande schermo con nuovi film diretti da registi sardi o comunque realizzati nel territorio regionale.
Il primo in ordine cronologico è “Némos - Andando per mare” di Marco Antonio Pani, già nei cinema da qualche giorno. Una particolare rilettura dell’Odissea in chiave isolana per ambientazione e utilizzo della lingua sarda, con interpreti non professionisti a cominciare dal protagonista Giovanni Masia, allevatore di Olmedo, che veste i panni di Ulisse. Girato in diverse zone della Sardegna, in particolare lungo la costa nord occidentale tra Porto Ferro, Porticciolo, Porto Conte e Alghero, il film si presenta in bianco e nero come una favola etnografica e surreale in cui la tradizione si intreccia alla modernità, l’epica all’ironia, l’originalità cinematografica alla narrazione di un’opera millenaria ma sempre attuale. A dare il là allo sviluppo della trama le immagini di una gara d’improvvisazione poetica, con un pastore tra il pubblico che si assopisce e nel sogno si ritrova a essere l’eroe omerico.
Il 22 maggio debutta invece nelle sale “La guerra di Cesare” di Sergio Scavio dopo l’anteprima a marzo al Bif&st, il Bari international film&tv festival, dove il protagonista Fabrizio Ferracane è stato premiato come miglior attore. L’attore siciliano è appunto Cesare che con l’amico Mauro, interpretato da Alessandro Gazale, lavora come guardia giurata in una miniera di carbone in disuso. Quando la trattativa per un suo rilancio fallisce i due perdono il posto e per reazione Mauro tenta di dar fuoco a un ufficio della miniera, ma commette un errore e muore. Cesare allora si mette in viaggio assieme a Francesco, il fratello problematico di Mauro a cui presta il volto Luciano Curreli, in direzione della città dove l’azienda mineraria ha la sede principale con l’obiettivo di vendicare l’amico morto. Questa la sinossi del film girato principalmente a Sassari e in parte minore all’Argentiera, a Canaglia e Ossi.
A fine mese, il 29 maggio, comincia poi la distribuzione nei cinema del film d’animazione di Giovanni Columbu “Balentes” che a giugno sarà anche al prestigioso festival di Annecy, il palcoscenico internazionale più importante del cinema d’animazione, dopo essere stato già apprezzato in altri importanti manifestazioni a partire dall’anteprima assoluta in autunno alla Festa di Roma seguita dal passaggio a inizio anno al festival di Rotterdam e più recentemente al Niigata Animation International Film Festival, in Giappone, dove ha conquistato anche uno dei premi del concorso. La trama di “Balentes” è ambientata in Sardegna nel 1940, sullo sfondo del Fascismo e alla vigilia dell’entrata dell’Italia nella Seconda guerra mondiale, e prende liberamente spunto da un fatto realmente accaduto: un furto di cavalli compiuto da due ragazzi ai danni di un allevamento militare. Una storia tramandata oralmente che Giovanni Columbu ha raccontato di aver sentito la prima volta dalla nonna, testimone diretta in quanto conosceva uno dei giovani protagonisti della vicenda.
Bisognerà invece aspettare il 19 giugno per vedere sul grande schermo “Milarepa” di Louis Nero, regista torinese che ha scelto la Sardegna per le riprese di un racconto di vendetta e redenzione ambientato in un futuro post-apocalittico dove c’è stato un ritorno alla vita arcaica. Uno scenario riprodotto in diverse location dell’isola, tra le quali alcune delle aree archeologiche più rappresentative della civiltà nuragica quali sono il complesso di Santu Antine a Torralba e il pozzo di Santa Cristina nel territorio di Paulilatino. Protagonista la giovane attrice britannica Isabelle Allen, ma nel cast figurano anche grandi nomi della storia del cinema come Harvey Keitel, Angela Molina, Franco Nero e il premio Oscar F. Murray Abraham.
Guardando ancora più avanti si possono segnalare altri titoli rientranti nella produzione cinematografica in Sardegna, già pronti o comunque in fase di post-produzione, che potrebbero essere distribuiti nelle sale sempre entro il 2025 dopo magari la selezione in qualche importante festival sempre utile prima del lancio nei cinema: “Dal nulla” di Joe Juanne Piras, con protagonista Selene Caramazza; “Alberi erranti e naufraghi” di Salvatore Mereu con Alessandro Haber, Lorenzo Richelmy e Giulia Maenza; il film d’animazione “Lo stato delle anime” di Peter Marcias; “Confiteor - Come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione” di Bonifacio Angius con Edoardo Pesce, Giuliana De Sio e Geppi Cucciari, quest’ultima anche nel cast del film di Riccardo Milani “La vita va così”, girato soprattutto nel territorio di Teulada, insieme a Virginia Raffaele, Diego Abatantuono e Aldo Baglio.