Valentina Argiolas: «La Casa di nonno Antonio ora è hotel e ristorante»
Oltre la cantina, l’azienda vitivinicola di Serdiana punta sul turismo esperienziale: ecco il progetto
Cagliari La Casa di nonno Antonio ora è l’hotel ristorante della grande famiglia Argiolas, nel cuore di Serdiana: «Accogliere i turisti a casa nostra, dove siamo cresciuti e dove lui ci diceva di sognare, sempre, è appunto il nostro sogno che si realizza e dal quale riparte una nuova sfida». Valentina Argiolas brinda ad un nuovo inizio, gli occhi le brillano, mentre abbraccia gli amici arrivati da ogni parte dell’isola e della penisola per festeggiare con lei questo traguardo. Fra loro c’è Valerio Staffelli con la moglie Matilde, il regista Paolo Zucca, la coppia di designer Pretziada, che dalla California si è stabilita a Santadi. Sono tutti nella corte dove lei giocava da bambina con sua sorella Francesca e il cugino Antonio.
Ad accogliere gli ospiti c’è la famiglia: da Franco e Giuseppe i figli del capostipite, volato via all’età di 103 anni. Ai nipoti dell’ultima generazione. Presente l’enologo dell’azienda, Mariano Murru, erede del celebre Giacomo Tachis, creatore del vino di punta della dinastia Argiolas, il Turriga, blend di uve autoctone sarde e da sempre uno dei vini sardi pluripremiati a livello internazionale. Non solo vigna, uva e produzione.
Questo è il sogno del turismo esperienziale che si avvera. Quello del buon vino, buon cibo e della natura, che – in fatto di appeal – potrebbe presto superare i numeri del turismo religioso, di cui l’Italia è leader a livello mondiale.
La cantina Argiolas diventa regina dell’accoglienza: dall’edificio originale, esempio di architettura campidanese, è stato ricavato un hotel di charme di cinque stanze, quattro family room e una doppia, nel massimo rispetto dell’identità originale dell’edificio: «Il vecchio frantoio è diventato il ristorante “Domu” – spiega Valentina Argiolas – avrà due accessi per rivolgersi sia agli ospiti di Casa di Nonno, che ai clienti esterni». Il menu ideato dallo chef Alessandro Taras porta in tavola le ricette della tradizione con menu degustazione di terra o di mare.
Al piano terra il ristorante, al primo piano le cinque stanze Olivo, Sabbia, Grano, Mare, Rosa. La ristrutturazione è firmata dallo studio Aranxiu Architetti Associati di Cagliari.
La nuova sfida parte dove tutto è cominciato con nonno Antonio Argiolas che viaggiò tra Europa, Argentina e Stati Uniti per creare a Serdiana un progetto all’avanguardia che nacque dalla vite e che ancora stupisce.