La Nuova Sardegna

L'intervista

Edoardo Bennato: «Quanto mi manca De André. Sanremo? Sono napoletano e il mio santo è San Gennaro»

di Alessandro Pirina
Edoardo Bennato: «Quanto mi manca De André. Sanremo? Sono napoletano e il mio santo è San Gennaro»

Il cantautore partenopeo arriva ad Alghero con il suo "Sono solo canzonette tour"

3 MINUTI DI LETTURA





Dopo il sold out alla Fiera di Cagliari il pirata del rock arriva ad Alghero. Oggi, 27 luglio, Edoardo Bennato sarà in scena all’anfiteatro Ivan Graziani con il suo “Sono Solo Canzonette Tour 2025”. Anche questo live, come quello di Cagliari, firmato Sardegna Concerti. Un evento tra i più attesi della estate della Riviera del corallo in cui l’artista partenopeo riproporrà i suoi brani più celebri, da “Sono solo canzonette” a “Il gatto e la volpe”, da “Il rock di Capitan Uncino” a “L’isola che non c’è”, da “Viva la mamma” a “Le ragazze fanno grandi sogni”, ma anche una selezione di canzoni tratte dall’ultimo album “Non c’è”. Una serata in cui Bennato ripercorrerà la sua carriera unica, miscelando rock, blues e musica mediterranea con una forte impronta cantautorale.

Bennato, sono solo canzonette, che però hanno fatto la storia della canzone italiana. Si ferma mai a fare un bilancio della sua carriera?
«Il passato è importante, fa parte del bagaglio di esperienze di ognuno di noi, a me intriga più il presente e anche il futuro. In generale non faccio bilanci. Più vado avanti nel mio percorso di vita e più aumentano i dubbi, ma non me ne faccio un problema. Sostengo che è meglio coltivare i propri dubbi piuttosto che crogiolarsi in facili convinzioni. Su una cosa non ho mai avuto dubbi e mai ne avrò, sulla carica vitale, energetica, terapeutica del rock &roll».

Rock, ma anche blues, punk, folk, ska. Possiamo dire che esista un genere Bennato?
«Qualcuno ha parlato di stile “bennatiano”. Mi fa piacere vuol dire che le mie canzonette hanno un’identità ben precisa».

Primo italiano a riempire San Siro. Che effetto le fa ripensare a quella notte del 1980?
«San Siro fu l’ultima tappa di un tour che feci nel luglio del 1980, in cui suonai in 15 stadi in Italia. Fu entusiasmante...credo sia stata una bella pagina di rock! ».

Tra le tante che ha scritto ha una sua canzone del cuore?
«Rispondere a questa domanda è come domandare ad una madre, a quale dei suoi figli vuole più bene?».

Bennato e la Sardegna: ha ricordi particolari di qualche concerto nell’isola o visite a tempio all’amico Fabrizio De André?
«Amo la Sardegna. Quando posso ci vengo spesso. Fabrizio a volte mi ospitava da lui: mi manca molto come manca a tutti noi...».

Il gatto e la volpe di oggi possono essere anche i talent show?
«Il gatto e la volpe sono tutti quelli che, per fare soldi, cercano di irretire I giovani, con facili promesse di un successo immediato, in tutti i campi esistono questi due personaggi. Certo nell’ambito musicale non vanno tanto per il sottile...».

Quest’anno è stato ospite al festival di Sanremo: la vedremo mai in gara all’Ariston?
«Sono napoletano ed il mio santo di riferimento è San Gennaro...»

Ha appena compiuto 78 anni: quanto Peter Pan c’è ancora in lei?
«La figura di Peter Pan, il bambino che non voleva crescere, per me rappresenta la parte di tutti noi, che dovremmo cercare di non dimenticare nonostante le batoste che la vita può riservare».


 

Primo piano
Incendi

Inferno di fuoco a Villasimius, bagnanti evacuati dalla spiaggia – VIDEO

Le nostre iniziative