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I “dissing” storici: da Fabri Fibra e Valerio Scanu a Fedez e Tony Effe

I “dissing” storici: da Fabri Fibra e Valerio Scanu a Fedez e Tony Effe

Nel rap italiano la musica è solo metà del gioco, l’altra metà è costruire un racconto continuo fatto di scontri e colpi bassi

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Quello di Fedez e Tony Effe al Red Valley di Olbia è stato solo l’ultimo atto di un conflitto a più stagioni. Ma nel rap italiano la musica è solo metà del gioco, l’altra metà è costruire un racconto continuo, fatto di scontri, alleanze e colpi bassi. È un reality show ma senza sceneggiatura, dove il palco diventa un ring e i social network diventano tribunale. E quello di Tony Effe e Fedez è stato solo l’ultimo caso. 
 

Cosa è un dissing?
Il dissing, nel contesto della musica hip hop e rap, indica un brano o una parte di esso che ha lo scopo di insultare, denigrare o criticare un altro artista o gruppo di artisti. Il termine deriva dalla parola inglese "disrespecting", che significa "mancare di rispetto". In senso più ampio, il dissing può essere inteso come una forma di critica aspra, uno sfottò o una presa in giro, spesso espressa in modo provocatorio e polemico.

Fabri Fibra e Valerio Scanu
Dopo aver vinto Sanremo 2010, Valerio Scanu era finito nelle rime al veleno del rapper di Senigallia. La vicenda era finita poi in tribunale, e a maggio del 2025 Fabri Fibra era stato condannato in via definitiva a risarcire il cantante sardo con 70mila euro per il contenuto del brano “A me di te”, pubblicato nel 2013 nell’album Guerra e Pace. Secondo i giudici, il testo conteneva insulti gravi e personali rivolti a Scanu, che all’epoca reagì immediatamente con un’azione legale.

Salmo e Luchè

Due anni fa il dissing che ha fatto sognare i fan del rap italiano. Tutto è iniziato quando Salmo ha fatto un chiaro riferimento al rapper napoletano in una delle sue barre. Luchè risponde pubblicando “Estate di****da 2”. Neanche il tempo di elaborare che arriva la contro risposta del rapper sardo. Da lì un fitto botta e risposta che è continuato diversi giorni, con incursioni di colleghi nel tripudio dei social network.

Fabri Fibra e Vacca

Il dissing tra Fabri Fibra e Vacca è una delle faide più note della storia del rap italiano. Era il lontano 2014 quando l’amicizia e il sodalizio artistico tra il rapper sardo Vacca e Fabri Fibra va in fumo. I due collaboravano quando Vacca, in un’intervista stila una classifica dei 10 migliori artisti rap, escludendo Fibra. Il rapper sardo ha poi iniziato a criticare Fibra in diverse occasioni, e quest'ultimo ha risposto con brani che lo attaccavano, innescando un vero e proprio scambio di accuse e insulti a colpi di rime.

Tony Effe e Fedez

Gli attriti tra i due vecchi amici iniziano nell’estate del 2024, e nel calderone erano finiti anche Niky Savage, Chiara Ferragni, Roberryc e Taylor Mega. Il tutto era iniziato con una serie di Instagram stories dove i due si stuzzicavano, poi qualche giorno dopo arrivano le barre di Tony Effe: «Chiara dice che mi adora», chiaro riferimento all’ex moglie di Fedez, Chiara Ferragni. Inoltre, l’ex Dark Polo Gang attacca la Boem, bibita lanciata proprio da Fedez (insieme anche a Lazza), dicendo “La tua bevanda sa di piscio”. Una serie di colpi bassi che hanno imposto a Federico Lucia di rispondere, appunto, per le rime. Un conflitto andato avanti qualche giorno e culminato il singolo “Chiara” di Tony Effe, dove il romano tira in ballo l’ex moglie di Fedez. La faida sembrava sopita quando qualche giorno fa, dal palco del Red Valley di Olbia i due si sono nuovamente colpiti. 

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