A Martis un talk sulla fiaba: dai “contos” di Maria Nudda alla narrativa contemporanea
L’evento il 28 dicembre in occasione della mostra di Giuseppe Mulas: ecco gli ospiti e il programma della giornata
Un incontro a più voci sul tema della fiaba: è l’evento collaterale della mostra personale “Il giorno ha una notte piena di stelle” di Giuseppe Mulas, a cura di Eleonora Angiolini e in corso fino all’8 Gennaio a Martis, all’ex Museo Paleobotanico. Ethno’s festival letterario propone un talk intitolato “Micro-narrativa della fiaba: energie e processi oltre il dialogo con il fantastico”.
Il programma della giornata
Domenica 28 dicembre dalle 16 l’artista Giuseppe Mulas e lo scrittore Edoardo Mantega, autore del romanzo “Annìle, ovvero falsa fiaba della montagna di ferro”, dialogheranno intorno al potere del racconto fantastico, al ruolo della fiaba come forma di trasmissione simbolica e collettiva, e ai processi creativi che conducono alla nascita di un’opera pittorica e un’opera letteraria. L’incontro metterà in luce le affinità e le differenze tra parola e immagine, esplorando come entrambe possano dare forma a mondi immaginari capaci di interrogare il reale. A moderare il dialogo sarà il giornalista della Nuova Sardegna Paolo Ardovino, che guiderà i due autori nella condivisione delle rispettive pratiche artistiche e nel confronto tra linguaggio visivo e narrativo.
L’incontro sarà introdotto da Enedina Sanna, curatrice e voce del podcast "Contos de Maria Nudda", con un intervento dedicato al valore della fiaba per la comunità di Martis e all’esperienza della scuola di narrazione di Maria Nudda, figura centrale della tradizione orale locale. Attraverso i contos de foghiles, Maria Nudda trasformò il racconto in una pratica familiare e comunitaria, riuscendo a coinvolgere i suoi concittadini e a dare vita a una vera e propria scuola di narrazione, in cui l’arte del racconto veniva trasmessa ai più giovani come patrimonio di memoria, identità e immaginazione condivisa.
A seguire sarà presentata “Azzolas”, opera dell’artista martese Andrea Falchi, a cura della Pro Loco di Martis e commissionata in occasione del progetto Visit Martis. Il dipinto è ispirato da una filastrocca locale tradizionalmente legata al rito di Sant'Andria, antica festività legata ai riti pagani dell'autunno: la sera del 30 novembre il paese si animava con uomini mascherati, armati di oggetti vari con i quali creavano un frastuono assordante durante la notte. Essendo diffusa fra le donne l’arte di tessere la lana e il lino, bussavano alle porte delle abitazioni chiedendo in dialogo scherzoso: “Sant’Andria mutza li mani, canta azolas as filadu?” Oggi, però, sono i bambini a prendere il centro della scena, portando gioia e vivacità tra le strade del piccolo centro. Con zucche intagliate che mostrano facce spaventose e una candela accesa all’interno, i giovani bussano a ogni porta del paese, recitando l’antica filastrocca.
