Juve Stabia in amministrazione controllata, Gratteri: "Club strumento della camorra per gestire il potere e il consenso"
La Juve Stabia finisce in amministrazione controllata. Il Procuratore di Napoli Nicola Gratteri, il Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo e il Questore di Napoli Michele Di Bari hanno tenuto una conferenza stampa in merito all’esecuzione di un "decreto applicativo" della misura di prevenzione ex art. 34 del Codice Antimafia a carico della società di calcio che milita in Serie B. "E' stato importante non aver pensato di adottare una procedura invasiva ma dare la possibilità alla società di raddrizzarsi e di raddrizzare la strada, questo per non incidere sulla serenità e sulla resa dei giocatori della squadra. Ma nel contempo non era possibile che la Juve Stabia fosse strumento della camorra per gestire il potere e il consenso", ha detto Gratteri parlando dalla sede della Procura nel capoluogo campano. "La criminalità era presente in tutte le articolazioni, dallo spostamento della squadra in autobus alla vendita dei biglietti e al controllo della sicurezza all'interno dello stadio. Un pacchetto completo, i giocatori dovevano solo giocare, al resto ci pensava la camorra".