Mr. Rain sul podio: «Non me lo aspettavo, sono sconvolto»
Il cantante lombardo al terzo posto: «Il brano parla della mia rinascita»
SANREMO Mr. Rain canta i supereroi e lo diventa anche lui. Dopo la terza votazione il rapper 31enne di Desenzano del Garda è balzato al terzo posto della classifica, dietro ai soli Marco Mengoni e Ultimo. Un exploit per lui del tutto inaspettato. «Essendo un outsider sapevo che sarei venuto qui a fare la mia gara, ma non avevo di certo queste aspettative: sono ancora sconvolto». Nel suo brano Mr. Rain canta i supereroi quotidiani, quelli dei piccoli gesti che possono fare la differenza. Con lui un coro di otto bambini. Una scelta che qualcuno ha criticato, perché interpretata come una mossa per accattivarsi il pubblico. «Ma io dal mio primo album, dal 2015, canto con i cori di bambini, o con i cori in generale. Il coro è un tratto che mi distingue. Io sono sempre lo stesso, è il resto che sta cambiando. Se avessi studiato un piano di otto anni per arrivare a Sanremo sarei più geniale del professore della Casa di carta». La canzone, appunto “Supereroi”, è anche autobiografica. «Ci tenevo a portare questo pezzo perché parla della mia storia. Chi conosce i miei vecchi album sa che sono veramente così. Ho vissuto un periodo cupo, avevo una visione distorta della vita e “Supereroi” parla di questo. Di quando ti senti solo al mondo. In realtà siamo tutti supereroi, dobbiamo solo avere il coraggio di mostrarci come siamo. Io sono sempre stato molto chiuso, riservato, non so aprirmi con le persone che mi stanno accanto. Ho sempre avuto questo peso. Da tre anni – racconta – ho iniziato un percorso che mi ha cambiato la vita, ho cercato di non vergognarmi quando mostro chi sono. E questo ha cambiato il mio rapporto con le altre persone: sono rinato, ho più stima di me stesso. Quando ho capito che la barriera me l’ero creata io ho smesso di sentirmi fuori posto, ma parte di un gruppo».