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Il lungo, appassionante, viaggio dopo la maturità

di Francesca Biancu*
Il lungo, appassionante, viaggio dopo la maturità

Cosa fare dopo l'esame

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Miei cari student*,

in questi mesi sarete impegnati in un lungo viaggio, quello della maturità. Dopo l’esame c’è un altro dilemma: la scelta universitaria. È un passaggio delicato in quanto si parla di grandi spese a cui devono sottoporsi le famiglie o, in certi casi, gli studenti lavoratori, problema che sarebbe alleviato se ci fosse una regolazione delle borse di studio o, ancora meglio, l’istruzione gratuita anche a livello universitario. Battetevi sempre per il diritto allo studio perché voi siete il futuro delle successive generazioni di studenti.

Inoltre, non spaventatevi per questa scelta. Su questo incontrerete tanti punti di vista, spesso contrastanti: ci saranno coloro che vi diranno di scegliere una determinata facoltà perché così avrete un posto di lavoro fisso; altri vi diranno che dovete scegliere la città più vicina, altri di spostarvi, altri di scegliere corsi scientifici, altri umanistici. Famiglia, professori delle superiori, amici: tutti vi diranno qualcosa di diverso. Ciò che importa, però, è cosa voi volete. Credo che uno degli aspetti più difficili sia proprio tenere conto di dover fare questo, cioè di ascoltare il proprio cuore e le proprie passioni. Informatevi il più possibile sui vari atenei, sui corsi di studio e sugli sbocchi lavorativi, ma fatelo senza essere severi con voi stessi. Siete giovani, ma sappiate che non dovete rinunciare al divertimento e alla spensieratezza: piano piano imparerete a bilanciare tutti gli impegni e ad essere padroni di voi stessi. Soprattutto confidatevi sulle vostre passioni con coloro che vi vogliono bene, perché possono darvi un supporto enorme e non farvi sentire soli.

Una volta che sarete all’università, non sarà subito facile approcciarvi con il sistema. È vero, bisogna studiare tantissimo, e lo si deve fare giorno per giorno così da non perdere il ritmo. Per questo consiglio di scegliere, al di là del lavoro, che verrà molto dopo, il corso di studi che vi appassiona di più e che studiate volentieri, anche se ovviamente non tutti gli esami vi piaceranno. Soprattutto ricordatevi che gli esami sono fatti per essere passati, e che voi siete in grado di sostenerli. E se una volta l’esame va male, si può sempre ridare tutte le volte che si vuole; se l’esame ha un voto basso, si può rifiutare. Non sarete seguiti dai professori come alle superiori e questo impiegherà dovervela cavare da soli, ma anche darvi maggiore libertà e tempo per conoscere voi stessi. E, inoltre, l’università non è solamente studio; è anche amicizia, corsi di formazione, associazioni universitarie, gruppi di lavoro, progetti. È un mondo che presenta le sue difficoltà, ma è anche grandissimo e inclusivo, e voi siete in grado di entrarvi perché ogni studente è straordinario a modo suo. Siate sempre voi stessi.

*Francesca, ex redattrice de “La Nuova@Scuola”, ora è una studentessa universitaria
 

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