La Nuova Sardegna

In ogni fiaba c’è un aiutante che affianca il protagonista in tutte le sue avventure. In una favola ambientata nella nostra epoca, il ruolo dell’aiutante sarebbe ricoperto dall’amato dispositivo elettronico (cellulare, tablet o PC), diventato fondamentale della nostra vita. Ma che svolta prenderebbe la fiaba, se il congegno diventasse il personaggio principale? Di certo ciò comprometterebbe l’autorità del suo predecessore e la sua influenza nella vicenda. L’ex protagonista della fiaba si sentirebbe inferiore e messo da parte. Anche se si dice di non credere alle favole e di saper distinguere l’astrazione dalla realtà, a questa narrazione bisogna attribuire un grande peso poiché rispecchia la società moderna. Il filosofo francese La Mettrie, vissuto nella prima metà del 1700, elaborò la sua teoria in un’epoca nella quale tale racconto non era ancora stato scritto. Difatti, oggi, la sua equazione, uomo uguale macchina, non sarebbe considerata veritiera. L’essere umano deve stare al passo con la macchina senza autoconvincersi troppo dell’idea che essa dipenda dal suo padrone. L’uomo ha creato un oggetto di suo interesse e lo ha cresciuto quasi come un figlio, affinché esso riuscisse ad aiutarlo.

Solo che la situazione si è ribaltata, l’allievo ha superato il maestro e ora quest’ultimo deve fare attenzione a non perdere la cattedra facendosi licenziare dalla “cosa” che aveva di più cara. Siamo stati presi in ostaggio senza accorgercene e forse non c’è più possibilità di liberarci.

*Lisa frequenta la terza liceo scientifico al Pira di Siniscola