La Nuova Sardegna

La Nuova @ Scuola
La Nuova @ Scuola

Tutto pur di essere “belli” ma il prezzo è l’infelicità

di Erika Marras*
Tutto pur di essere “belli” ma il prezzo è l’infelicità

Inseguire i modelli di perfezione che circolano sui social porta all’ossessione e allo stare male con se stessi

29 marzo 2024
3 MINUTI DI LETTURA





La società di oggi è sempre più influenzata dall’immagine e da ciò che è apparentemente bello; di questo aspetto ne risentono maggiormente i giovani, i quali essendo quotidianamente esposti alla visione di questi contenuti, ritrovano in essi un modello da seguire. È sicuramente vero che con l’avvento dei social, l’apparenza conta sempre di più, e se un ragazzo non rispetta quei canoni di bellezza che si ritendono universalmente considerati perfetti ed impeccabili, il ragazzo viene additato ed escluso perché considerato in qualche modo inferiore.

Inoltre, il voler apparire sempre splendidi, senza alcun tipo di imperfezione, mette in secondo piano quelli che sono i veri valori di una persona per essere considerata tale, come l’onestà, la sincerità, la lealtà e l’unicità che ognuno di noi indiscutibilmente possiede.

L’ostinazione verso la ricerca del bello diventa poi un’ossessione che porta a compiere degli atti che alla fine non ci fanno stare bene con noi stessi, perché si arriverà inevitabilmente al punto in cui non riusciremo più a riconoscerci, diventando così ciò che gli altri hanno voluto che fossimo, non saremo più unici, e quindi belli e imperfetti con tutte le nostre qualità e valori, ma persone qualsiasi che, facendo riferimento ad una bellezza finta, perdono la propria autenticità. Tutto ciò è dato dal fatto che l’apparire prevale sull’essere.

Sui social vengono pubblicate costantemente immagini di persone effettivamente belle, che in realtà hanno bisogno di mostrarsi, poiché ricercano attenzioni e sentono la necessità di avere delle conferme positive riguardo la loro bellezza.

Inoltre, è anche vero che l’apparenza condiziona i nostri rapporti interpersonali: siamo più attratti, e di conseguenza ci avviciniamo maggiormente alle persone per il loro aspetto, e cerchiamo di mostrarci ai loro occhi belli e perfetti, poiché si ha il timore di deludere e non essere all’altezza delle aspettative createsi su di noi, preferendo quindi nascondere la nostra vera persona dietro una maschera; ma può capitare che queste maschere, se utilizzate in modo troppo costante, possano reprimere la nostra vera essenza, con tutte le nostre qualità, rischiando così di confondere le due personalità, e continuando a mantenere quella falsa, fino ad arrivare al punto in cui ci identifichiamo con essa.

Ma ciò che conta veramente non è l’aspetto esteriore o il modo in cui ci si presenta sui social, ossia in modo superficiale e vuoto, ma la vera identità di una persona, e quindi la bellezza autentica che ognuno di noi possiede, facendo così cadere la maschera dietro la quale ci si nasconde per la paura di non essere accettati, e smettendo di fingere e di recitare la parte di qualcuno che non siamo, che non ci appartiene, perché siamo molto più di questo e, dobbiamo essere capaci a riconoscere ciò che è bello, che è vero e che ci fa stare bene con noi stessi. È vero, ci vuole tanto coraggio per apparire per ciò che si è, poiché si è spesso tormentati dal pensiero che possono avere gli altri su di noi, ma bisogna farsi forza, credere in sé stessi, nelle proprie potenzialità, e andare avanti per la propria strada, senza farsi condizionare da niente e nessuno.

*Erika è una studentessa del liceo classico Manno di Alghero
 

In Primo Piano
Il fatto del giorno

Sassari-Olbia, c’è la proroga: sarà ultimata nel 2025

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative