Stile da centenari, come vivere più a lungo
La Sardegna è una delle cinque Blue Zone del pianeta individuate dai ricercatori dell'università di Boston
L’uomo da sempre ha puntato la sua ricerca per dare risposta a uno delle più grandi domande dell’umanità: come si può vivere più a lungo? Si è scoperto che la chiave per avere delle risposte è da ricercarsi nei centenari stessi, in particolare nelle loro cellule staminali. È nata così la prima banca di staminali di centenari prelevate dal gruppo di ricerca guidato dal biologo George Murphy, della Scuola di Medicina dell’Università di Boston.
Sono stati dunque avviati i primi studi per analizzarle e l’obiettivo era capire se questi individui avessero un corredo genetico particolarmente abile nel contrastare le malattie. Le cellule sono state prelevate da uomini e donne della cosiddetta “Blue zone” californiana, ovvero una delle aree individuate dal National Institute on Aging, che presentano la più alta percentuale di centenari. Nel pianeta ne esistono altre quattro: in Costa Rica, in Grecia, in Giappone e in Sardegna. Nella nostra Isola, secondo i dati dell’Istat del 2023, il numero dei centenari era pari a 677, 43 ogni 400mila abitanti. È stato interessante indagare gli stili di vita: gli studi hanno rivelato molte somiglianze nelle abitudini e nelle pratiche tra le cinque Zone Blu, quali il movimento, un’alimentazione equilibrata, sani abitudini e una dedizione per la famiglia e gli affetti. L’obiettivo che il team delle Blue Zone persegue dal 2008 è di scoprire le cause di un’aspettativa di vita così elevata per riprodurre il modello ed applicarlo ad altre comunità. Si è cominciato da supermercati e ristoranti con prodotti che potevano indurre le persone a cambiare abitudini alimentari. In generale, in una realtà frenetica forse dovremmo guardare ai nostri centenari, che non hanno adottato certe abitudini per vivere più a lungo: lo hanno fatto perché quello stile li faceva star bene.
*Caterina e Laura studiano al liceo Galilei di Macomer