Il calcio è sport e scuola di vita
La crescita agonistica e umana di una ragazza sarda che si è trasferita nella Penisola per inseguire il suo sogno
Il calcio, per me, non è mai stato solo uno sport, è stato un rifugio, una costante che ha dato senso alle mie giornate. Tutto è partito in una piccola squadra dell’oratorio, ed è lì che ho iniziato a sognare. Mi sentivo nata per stare tra i pali della porta, quel luogo in cui tutto dipende da te, per questo, il portiere non è mai stato solo un ruolo, ma uno stile di vita. Con il tempo, il calcio è diventato molto più di una passione, mi sono trovata davanti a una scelta: fare il salto di qualità e lasciare la mia amata terra e la mia famiglia. La vita mi ha trasportato a Bologna, per iniziare un nuovo capitolo, con entusiasmo sì, ma anche con la nostalgia di chi lascia tutto ciò che più ama. I primi mesi sono stati difficilissimi, mi mancavano i miei familiari e le chiacchierate dopo gli allenamenti con le mie vecchie compagne. Eppure, il calcio è stato ancora una volta ciò che mi teneva viva. Ho trovato una squadra fantastica, compagne che mi hanno trattata come una di loro fin dal primo giorno. A Bologna, ho scoperto che le sfide possono trasformarsi in opportunità. Gli allenamenti più intensi, il gioco più veloce, le aspettative più alte e tutto questo mi hanno spinta a superare i miei limiti. Oggi, sento di essere una giocatrice migliore e una persona diversa. Bologna non è stata solo la città dove giocavo a calcio bensì un luogo in cui ho scritto un capitolo importantissimo della mia vita, questa esperienza mi ha insegnato a tuffarmi , senza paura, come faccio in campo.
*Teresa studia al Polo Tecnico Devilla di Sassari