La Nuova Sardegna

Alghero

«Adesso basta proclami, è arrivata l’ora dei fatti»

di Gianni Olandi
«Adesso basta proclami, è arrivata l’ora dei fatti»

Il presidente di Federalberghi Sardegna dà la sua ricetta per uscire dalla crisi: più spazio agli assessorati regionali, concertazione, strade e trasporti decenti

06 ottobre 2012
3 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «Non è più tempo di parole o proclami, è tempo di fatti concreti». Giorgio Macciocu, presidente di Federalberghi Sardegna, interviene sullo stato di salute del turismo sardo trasferendo nell'isola i concetti che la sua organizzazione sindacale, presieduta da Bernabò Bocca, ha lanciato nei giorni scorsi in occasione della Giornata mondiale del turismo.

«C'è bisogno di una radicale revisione di alcuni elementi base - prosegue Macciocu -. Intanto va dato il giusto rilievo agli assessorati ai Trasporti e Turismo che sono di importanza primaria. La politica ci ha abituato a considerarli quasi di serie B, non è un caso che vengono assegnati in posizione subalterna, quasi un ripiego nella divisione delle competenze nel momento in cui si costituisce un nuovo esecutivo regionale. Si trascura in buona sostanza che i trasporti sono un elemento primario e irrinunciabile per un'isola come la nostra. Si trascura anche che dal turismo giungono elementi di economia e occupazione di straordinaria importanza per la Sardegna. Il 10 per cento del prodotto interno lordo, 50 mila buste paga e 4 mila aziende che impegnano le proprie risorse nell'impresa. E' evidente che in una situazione di questo genere i due assessorati debbono essere considerati vitali per le competenze che rappresentano».

Il presidente di Federalberghi sostiene poi : «Oggi chiediamo a pieno titolo di incidere sulle scelte di politica turistica , con idee e proposte operative, nella speranza che vengano raccolti i suggerimenti che la categoria ritiene di avanzare in questo momento sicuramente cruciale della crisi economica». «C'è un piano strategico che la nostra Federazione ha presentato al ministro del Turismo, Pietro Gnudi che concerne valutazioni e strategie di valenza nazionale. Noi vorremmo confrontarci con la Regione, portare su un tavolo operativo le nostre proposte e fornire quegli elementi utili che le imprese vivono quotidianamente nelle proprie strutture».

Macciocu evidenzia il problema dei trasporti marittimi , ricordando il concetto espresso dallo stesso assessore al turismo, Luigi Crisponi, «Senza trasporti non c'è turismo». Ai problemi di sempre si sta inoltre aggiungendo un fenomeno che fornisce della Sardegna una immagine di precarietà e disordine. «Le nostre strade di collegamento interno - afferma il presidente di Federalberghi Sardegna - sono uno straordinario campionario di immondizia, le cunette vere e proprie discariche abusive, riceviamo dai nostri clienti segnalazioni di disgusto e fastidio che determinano una pessima immagine del nostro turismo».

Entrando poi nel merito della questione sul trasporto aereo, Macciocu aggiunge : «Abbiamo trascurato per troppo tempo un settore vitale per il turismo quale quello rappresentato dai voli charter internazionali, che non va confuso con il fenomeno dei voli low cost che riguarda in via esclusiva il trasporto aereo. I voli charter infatti sono l'espressione più concreta delle strategie turistiche, un percorso compiuto che fornisce garanzie alla clientela e agli stessi operatori alberghieri».

In merito alle prospettive del prossimo anno l'albergatore è piuttosto scettico : «Un'altra stagione come quella che stiamo vivendo, senza l'assunzione di strategie efficaci e immediate - precisa Giorgio Macciocu - potrebbe determinare la fine di centinaia di aziende del settore turistico, con ripercussioni superiori a quelle che riguardano i gruppi industriali operanti in Sardegna».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’allarme

Balneari, caos bandi per le 573 concessioni in Sardegna

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative