La Nuova Sardegna

Alghero

Vescovo in campo per salvare gli ospedali

di Andrea Massidda
Vescovo in campo per salvare gli ospedali

Mauro Morfino lancia un appello perché la Asl potenzi i servizi del Civile e del Marino in attesa della nuova struttura

18 gennaio 2013
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ALGHERO. Dopo il secco no di tutti gli esponenti politici locali alla bozza dell’Atto aziendale predisposta dalla Asl, ora in difesa della sanità cittadina - la cui sopravvivenza sembrerebbe seriamente minacciata dal quel documento - interviene nientemeno che il vescovo Mauro Maria Morfino. Un fatto eclatante, non fosse altro perché non era mai accaduto che il vertice della diocesi di Alghero-Bosa, in carica da quasi due anni, si pronunciasse su questioni o scelte politiche, per quanto in senso lato. Morfino, naturalmente, esprime la sua opinione con estremo tatto e con un approccio evangelico. Al punto che per perorare la causa cita prima la lettera di San Paolo ai Corinzi («Se un membro soffre, tutte le altre membra soffrono con lui») e poi l’apostolo Matteo, in particolare nel frammento in cui riporta le parole di Cristo: «Ero malato e mi avete visitato». Espediente da teologo per lanciare un messaggio che tuttavia è piuttosto chiaro: non si può restare indifferenti davanti a chi soffre.

Nuovo ospedale. Nessuno pensi, però, che il prelato si limiti a rievocare il Nuovo Testamento. Morfino, pur non entrando nel merito delle a dir poco precarie condizioni strutturali, tecnologiche e logistiche del Civile e del Marino, prende una posizione molto netta. E chiarissima. «Il mio intervento a sostegno del potenziamento dei servizi sanitari - dice - è confortato dalla certezza di sapere che sia stata già individuata un’area per la costruzione di una nuova e moderna struttura ospedaliera, capace di garantire standard elevati di accoglienza e di cure». La realizzazione di un nuovo nosocomio, secondo il vescovo, non esclude comunque un percorso di studio della salute dove territorio e ospedale si inseriscono in un contesto di corresponsabilità e solidarietà. «La riqualificazione e il potenziamento dei servizi attualmente presenti - continua Morfino - umanizzano la qualità della nostra vita nel rispetto di una cultura che riconosce il valore irrinunciabile della centralità della persona umana».

Dignità. Il vescovo dice di comprendere bene la necessità di razionalizzare le spese. «Ma questo processo - aggiunge - deve trovare riscontro nella salvaguardia della dignità delle persone, che non devono essere condannata a vivere la propria sofferenza sole e lontano dalla famiglia. Per esempio - conclude - in una Regione poco popolata come la nostra, ma con distanze notevoli, domandare per Alghero e dintorni il potenziamento di reparti indispensabili come Cardiologia e Diabetologia non pare una richiesta smodata».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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