La Nuova Sardegna

Alghero

DIVIETO DI BALNEAZIONE

Daga: «Un dramma, indaghi la Procura»

di Andrea Massidda
Daga: «Un dramma, indaghi la Procura»

ALGHERO. La cosiddetta marea gialla che è tornata a presentarsi una decina di giorni fa sul litorale di Maria Pia, l’inquietante fuoriuscita di liquami da sotto i bastioni verificatasi in...

21 maggio 2013
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ALGHERO. La cosiddetta marea gialla che è tornata a presentarsi una decina di giorni fa sul litorale di Maria Pia, l’inquietante fuoriuscita di liquami da sotto i bastioni verificatasi in concomitanza con le ultime abbondanti piogge. Poi - come se non bastasse - il divieto di balneazione esteso di alcune centinaia di metri sulla spiaggia di San Giovanni.

Un pessimo biglietto da visita, per la città, specie ora che la stagione estiva è alle porte. Ma questa è la situazione e agli amministratori della Riviera del Corallo spetta il non facile compito di trovare delle soluzioni. Magari, come suggeriscono in tanti, pretendendo un aiuto concreto dalla Regione, alla quale recentemente si era rivolta anche l’assessore comunale all’Ambiente Elena Riva chiedendo la nomina di un commissario in grado di gestire il fenomeno di eutrofizzazione del Calich. Ma c’è anche chi ritiene che sulla questione degli scarichi abusivi debba intervenire la magistratura. È il caso di Enrico Daga, consigliere comunale del Pd, assessore provinciale alla Programmazione e presidente del Sistema turistico locale.

«È una catastrofe - dice - se ci sono responsabili di questa ennesima coltellata al cuore per la nostra economia - dice - devono essere individuati. Quando accadono fatti così gravi, non si può fare spallucce e prendersela col destino cinico e baro. Inoltre sempre il sindaco, usi tutta l'autorevolezza di cui dispone e chieda aiuto alla Regione attraverso misure speciali».

Duro anche il commento di Giorgia Distefano, del M5S. «Ciò che più ci dispiace di questa vicenda - tuona - oltre al fatto che sarà un disastro per la già precaria economia algherese, è che il sindaco Lubrano abbia taciuto il fatto pubblicando la delibera di divieto di balneazione a San Giovanni con grandissimo ritardo. Gli sversamenti che hanno causato l'inquinamento batterico delle nostre acque derivano evidentemente dagli scarichi abusivi a mare».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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