La Nuova Sardegna

Alghero

«Diventiamo imprenditori della notte»

di Nadia Cossu
«Diventiamo imprenditori della notte»

Gli esperti dell’intrattenimento by night: per combattere la concorrenza e attrarre i giovani bisogna investire e formarsi

28 giugno 2013
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ALGHERO. È curioso – di certo insolito – che dalla bocca di due persone anziane escano parole come queste: «Ad Alghero ci sono poche discoteche». Eppure succede ed è una considerazione che fa discutere, che suscita riflessioni e apre un dibattito sempre attuale nelle località turistiche per eccellenza: in che modo le discoteche possono combattere la concorrenza dei locali notturni? «Ai nostri tempi ce n’erano molte di più qui ad Alghero – aggiungono i due anziani pescatori seduti in una panchina di fronte al porto – Oggi le alternative sono poche e in una città con un flusso turistico così intenso è un vero peccato».

La replica alla considerazione spontanea e un po’ nostalgica dei due pescatori arriva da chi il mondo della movida notturna lo conosce bene e sa altrettanto bene che per allontanare il rischio estinzione delle discoteche e portare sempre più in giovani in pista bisogna formarsi e investire.

«La discoteca – fa una sua analisi Nunzio Camerada, da sempre impegnato nel mondo dell’intrattenimento – è un’impresa a tutti gli effetti e, come tale, deve sottostare a una serie di rigide regole che comportano spese e ti costringono a cercare, e soprattutto trovare, strategie per rientrare nei costi. La prima soluzione è aumentare il prezzo del biglietto». Riportare i grandi numeri (in termini di affollamento) nelle discoteche, oggi è sicuramente una bella sfida. «Per me è possibile tornare ai tempi d’oro – dice Camerada – però devi essere il numero 1». E lo puoi essere se inventi una ricetta infallibile. «È vero – aggiunge – che tutto è cambiato rispetto al passato quando ad esempio le discoteche aprivano alle 23 e la gente stava in fila per ore davanti all’ingresso, ma succedeva perché i bar chiudevano alle 22.30. Cosa impensabile oggi». Eppure «non dobbiamo dimenticare – aggiunge subito dopo – che, soprattutto per i giovanissimi, la discoteca resterà sempre la prima vera forma di evasione».

La crisi c’è e naturalmente interessa anche il settore dell’intrattenimento notturno ma esiste per fortuna ancora chi investe e ha tanta voglia di crescere. Claudio Cassitta è uno di questi. È il general manager dell’agenzia Le Follie che cura la direzione artistica del Resort Park Village (zona Monte Ricciu) e che proprio oggi (con una cerimonia su invito) inaugurerà una nuova discoteca a bordo piscina. Ha una posizione netta: «Ho 27 anni e per me, anche se a molti non piacerà questa considerazione, la crisi di cui tanto si parla è un’opportunità. Lavoro molto di più». La sua non è presunzione, è semplicemente la voglia di non rassegnarsi: «Bisogna tenere il passo coi tempi, formarsi e investire. La verità è che qui non ci sono imprenditori del notturno. Ibiza o Milano Marittima sono piene di locali notturni e come mai le discoteche funzionano benissimo?». Alghero vuole provare a segnare la svolta, già lo fa con le storiche La Siesta e il Ruscello. Domani aprirà a Porto Conte anche l’Embarcadero. La sfida continua.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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