Rally che vale oro, indotto da 18 milioni
Una vetrina mondiale, grande pubblico e per la città si prevede anche un ritorno economico consistente
ALGHERO. «Siamo pronti all’abbraccio di Alghero e della Sardegna per un’edizione da record». Antonio Turitto, general manager del Mondiale Rally Italia Sardegna ricorda che a tre settimane dal rombo dei motori, si accendono i riflettori sull’evento che dal 5 all’8 giugno cambierà il volto di Alghero.
La Sardegna ospiterà ancora la tappa italiana della più grande manifestazione rallistica del mondo e Alghero sarà l’epicentro dell’appuntamento che coinvolgerà tutta l’isola. Tra le testimonianze degli operatori sportivi algheresi, che sognano una città a misura di grandi eventi, come Alessandro Balzani per la vela, e quella di Villasimius del sindaco Tore Sanna, che da anni ha investito in accoglienza e rappresenta un modello per tutte le località a vocazione turistica, Antonio Turitto entra nel vivo .
«Per la tappa italiana del mondiale è l’anno zero – spiega – quella di Alghero è una scommessa che affrontiamo con un progetto completamente nuovo». Per dire quello che sta per succedere nella Riviera del Corallo, il direttore del rally entra subito nei numeri: «Tra campionato del mondo e campionato italiano, si sono iscritti 80 equipaggi, un record – annuncia Turitto – dei 36 del WRC2, 28 sbarcheranno in Sardegna».
Sarà un test impegnativo per l’organizzazione messa in moto dal Sistema turistico locale Nord Ovest Sardegna, di cui è presidente Enrico Daga, che ha voluto che l’evento avesse casa ad Alghero.
«Il Mondiale Rally Italia Sardegna porterà ad Alghero almeno trentamila visitatori – aggiunge il gm- – e per l’indotto della città si può prevedere un ritorno economico di 18milioni di euro».
Lo sbarco della grande kermesse rallistica prevede un primo appuntamento a Cagliari, per la presentazione della prova speciale nel circuito realizzato per le strade della città. Nel giro di una decina di giorni l'influenza del rally mondiale trasformerà la città a cominciare dall'assetto viario e il traffico cittadino.
Trasformazione necessaria per consentire una logistica corretta della carovana mondiale di bolidi degli sterrati. Direzione generale e ufficio stampa nel complesso monumentale del Quartè Sayal, grande parco assistenza nel piazzale della Pace, allestimenti sull'area portuale delle case costruttrici, Alghero cambierà volto, almeno negli spazi dove l'imponente organizzazione dislocherà la rete dei servizi. Un processo avviato per restituire ad Alghero il titolo di “porta d’oro dei turismi in Sardegna”, con una indicazione al plurale che rappresenta un investimento sull’accoglienza dedicata a esigenze molteplici, a stagioni differenti e a pubblici eterogenei, il Mondiale Rally Italia Sardegna centra il bersaglio sin dalla prima uscita e si propone come paradigma di un ragionamento sin qui solo teorico.
«Abbiamo accettato la sfida dell’Stl quasi a voler coniugare – sostiene Antonio Turitto – la vacanza che offre un evento agonistico di portata mondiale e contiamo molto sul calore e l'accoglienza di Alghero».
Come in Argentina, in Portogallo, in Spagna e in ogni luogo in cui fa tappa la carovana dei motori.
