La Nuova Sardegna

Alghero

caccia ai voti

Salaris: «Gli accordi? Solo con gli elettori»

ALGHERO. A guardarla dall’alto la piazza Algherese sembrerebbe pendere a sinistra. Per Maria Grazia Salaris, dopo il primo turno, non sembrerebbe così facile intercettare nuove preferenze. Ma l’onda...

28 maggio 2014
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ALGHERO. A guardarla dall’alto la piazza Algherese sembrerebbe pendere a sinistra. Per Maria Grazia Salaris, dopo il primo turno, non sembrerebbe così facile intercettare nuove preferenze. Ma l’onda lunga dello tzunami innescato da Mario Bruno, potrebbe giocare a suo favore. Perciò senza fare il giro delle sette chiese, senza scapicollarsi in alleanze dell’ultim’ora, potrebbe essere la risacca stessa della politica a depositare sulla riva del centrodestra una marea di voti. La Salaris getta la rete tra gli scontenti, pesca nel grande corpo elettorale, nella speranza che restino impigliati quanti più elettori possibile. Potrebbero esserci sicuramente i sostenitori dell’ex sindaco Lubrano. Le ferite inferte dal gruppo di Mario Bruno ancora sanguinano, e i mille fan di Lubrano potrebbero avere ancora il dente avvelenato. I grillini fanno caso a sè. Graziano Porcu non si è ancora confrontato con i suoi e non ha il polso degli umori. «Come sempre decideremo insieme la linea da adottare – dice – non sarò certo io a fornire delle indicazioni. Per quel che mi riguarda, ma questa è la mia opinione personale, non trovo grande differenza tra i due contendenti e i loro entourage. Sono due volti della vecchia politica che si guardano allo specchio. Per noi cambia poco o nulla se dovesse vincere la Salaris o Bruno. Probabilmente in passato ho avuto più simpatie verso il centrosinistra, ma una coalizione dove compare l’Udc non si può definire tale. Perciò credo che la cosa migliore sia lasciare a ciascun esponente del movimento una totale libertà di scelta. E se dovessi pensare a una condotta improntata alla coerenza, opterei per tirarci fuori dai giochi e non prendere alcuna posizione in questa fase di ballottaggio. Ma ripeto, alla fine sarà una decisione che prenderemo tra di noi in maniera condivisa».

Sinistra Ecologia e Libertà per ora si lecca le ferite, cerca di metabolizzare il flop elettorale e ancora non pensa ad eventuali alleanze. Certo che ogni decisione andrebbe fatta turandosi il naso. Per quanto riguarda Mario Bruno le pregiudiziali sono due: c’è la questione morale dell’inchiesta giudiziaria, e poi c’è sempre il dickat “Mai con chi ha fatto cadere la giunta Lubrano”. D’antro canto però, per un sostenitore convinto di Sel, occorrerebbe molto cinismo per catapultare il proprio voto verso latitudini politiche così sbilanciate a destra, tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. «Per ora il nostro desiderio – dice Valdo di Nolfo – è solo quello di andare al mare». (lu.so.)

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