La Nuova Sardegna

Alghero

La facoltà cresce più in fretta della città

La facoltà cresce più in fretta della città

Più iscritti e migliore offerta formativa ma ancora mancano la casa dello studente e la mensa

27 luglio 2014
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ALGHERO. La facoltà cresce come numero di studenti, oltre 500, cresce con richieste che giungono da tutta l’Europa, cresce con il miglioramento dell’offerta formativa, dal 2015 Architettura sarà Internazionale, ma non crescono i servizi intorno all’istituzione. E’ vero che dal suo arrivo la Facoltà ha compiuto passi da gigante, non è un caso che per il 2° anno consecutivo è risultata prima in Italia nel Rapporto Censis- Repubblica, ma è anche vero che oggi non offre il giusto supporto al popolo universitario: dalla casa dello studente alla mensa.

Esigenze che sono emerse nel corso della cerimonia e che sono apparse come una carenza del tutto ingiustificata, quasi uno sgarbo, soprattutto alla luce del ruolo che ormai l’istituzione svolge in città. Ma a fronte di queste risposte mancate, che coinvolgono diverse istituzioni, dall’Ersu allo stesso Comune, il gradimento per la location universitaria è ad altissimo livello. «Abbiamo spazi di straordinaria bellezza - ha detto il direttore Bibo Cecchini - spazi apprezzati dai nostri colleghi che vengono da tutto il mondo e che ci dicono che la nostra è la più bella facoltà che mai abbiano visitato». All’evento svolto in piazza della Juharia hanno partecipato centinaia di persone, presenti naturalmente le famiglie dei giovani laureati, giunte da ogni parte della Sardegna, dalla Penisola e dall’Estero. Particolarmente significativo e commovente è stato il momento della consegna dei diplomi di laurea quando è stata chiamata la famiglia di Fabrizio Moro, il giovane scomparso improvvisamente soltanto qualche settimana fa che nell’aprile scorso aveva ottenuto la sua seconda laurea, proprio ad Architettura. L’attestato è stato ritirato dai genitori e in quel momento la piazza è esplosa in un lungo applauso di affetto e solidarietà. A margine dell’evento va sottolineata una curiosità: per ben due volte la cerimonia è stata interrotta per l’improvviso arrivo di un robusto acquazzone, sembrava quasi che sul complesso di Santa Chiara avessero preso posizione le famose nuvolette di Fantozzi cariche di pioggia. Ma l’imprevisto intermezzo meteorico è stato soltanto una curiosità, un trascurabile evento naturale, visto che la festa per i 160 laureati di architettura è proseguita in allegria nella fase finale, quella gastronomica e conviviale, organizzata dagli studenti della associazione Arkimasria. (g.o.)

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