La Nuova Sardegna

Alghero

Il Comune rischia di perdere altri ettari

di Luigi Soriga
Il Comune rischia di perdere altri ettari

Ieri mattina i vigili hanno rimosso la recinzione di un maneggio e il proprietario farà valere il suo diritto di usucapione

26 settembre 2014
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ALGHERO. Il comune rischia di perdere per sempre un altro brandello di Maria Pia. «Fino ad oggi non avevo mai pensato di far valere il mio diritto di usucapione – dice Bruno Di Napoli, 68 anni, algherese – ma dopo quello che è accaduto stamattina sarò costretto a rivolgermi al mio avvocato». Sulla litoranea per Fertilia, a due passi dalla spiaggia, proprio davanti al Palazzo dei Congressi e a fianco della “Colonia Segni” c’è un terreno brullo di due ettari. Sarà capitato decine di volte, passandoci a fianco in auto, di notare dei cavalli che scorrazzavano all’interno di un enorme spiazzo. Infatti in quell’area da trent’anni esiste un maneggio con tanto di recinzione, stalle e box. Ma ieri mattina, dopo decenni, le palizzate che delimitavano il perimetro sono state rimosse. «Si è presentato metà comando dei vigili urbani – racconta Di Napoli – mai viste tante divise tutte insieme. Hanno approfittato della mia assenza e di quella dei miei collaboratori per portare via la recinzione. Tutto questo senza notificarmi alcunché e senza permettermi di far valere le mie ragioni. L’amministrazione comunale sta prendendo una grossa cantonata. Quando ho ricevuto le prime ingiunzioni, sono andato agli uffici, ho mostrato i documenti e pensavo di aver chiarito i miei diritti. Ma evidentemente le mie rimostranze non sono bastate». Innanzitutto c’è una foto dai colori un tantino sbiaditi. Sul retro c’è scritto: ottobre 1985. E’ scattata all’interno degli uffici comunali, c’è una scrivania piana di pratiche e incartamenti. I baffi del signor di Napoli sono sempre gli stessi, mentre i capelli del politico che gli sta di fronte sono più scuri e soprattutto numerosi. «Ho un’autorizzazione firmata dall’allora assessore allo Sport Carlo Sechi, 8 ottobre 1985, che consente al titolare del Club di Equitazione “Fumo”, cioè io, di installare a Maria Pia il proprio maneggio e di recintare i due ettari per impedire lo sconfinamento dei cavalli, e di installare i box in prefabbricato per il ricovero degli animali. Certo, è specificato che l’autorizzazione è in via provvisoria, ma se ne sono ricordati un po’ troppo tardi, dopo trent’anni». Quindi gli estremi per usucapire la proprietà comunale ci sono eccome: Bruno di Napoli per oltre venti anni, continuativi e non interrotti, si è preso cura dell'appezzamento di terreno, assumendo un comportamento, da proprietario e recintandolo per ragioni di sicurezza. «Me l’avevano dato in concessione in cambio di tre ettari in zona La Cunetta, che appartenevano a mia zia. Fino a oggi nessun problema, e se mi avessero voluto trasferire da un’altra parte, io non avrei avuto difficoltà. Ma uno sfratto in questo modo non lo accetto. E farò valere i miei diritti».

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