La Nuova Sardegna

Alghero

Delitto Salis, due condanne a 16 e 14 anni

di Nadia Cossu
Delitto Salis, due condanne a 16 e 14 anni

Si è concluso ieri il processo in abbreviato per la morte del cameriere di 46 anni ucciso a bastonate lo scorso febbraio

30 novembre 2014
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ALGHERO. «Le sentenze non si commentano ma dopo la pubblicazione delle motivazioni si impugnano». È una dichiarazione laconica ma significativa quella dell’avvocato Elias Vacca difensore, insieme al collega Mariano Mameli, di Dimitri Iacono, uno dei due imputati per il delitto del cameriere 46enne di Alghero Agostino Salis (conosciuto come l’Americano) ucciso a bastonate la notte tra il 17 e il 18 febbraio di quest’anno. Ieri era il giorno della discussione della difesa ma soprattutto della sentenza. Al termine del processo con rito abbreviato il giudice Giuseppe Grotteria ha condannato a sedici anni Antonio Soddu e a quattordici Dimitri Iacono. Il pm Gianni Caria aveva chiesto per il primo trent’anni di carcere e per il secondo sedici anni.

L’omicidio era stato scoperto la mattina del 18 febbraio quando alcuni passanti avevano notato, nelle campagne di Maristella, a pochi chilometri da Alghero, il corpo insanguinato di un uomo. Era quello di Agostino Salis. La vittima era stata massacrata a bastonate. Le indagini della polizia avevano portato al fermo di tre persone, una delle quali era poi risultata del tutto estranea al delitto. Gli altri due erano gli attuali imputati: Antonio Soddu di 26 anni e Dimitri Iacono di 22. Per gli investigatori non era stato difficile ricostruire quanto accaduto a Maristella: mesi prima ad Antonio Soddu era stato rubato il portafogli e qualcuno gli aveva riferito che il ladro poteva essere Agostino Salis. Il cameriere non aveva visto di buon occhio questa “soffiata” a suo dire non vera e aveva iniziato a chiedere con insistenza a Soddu chi gli avesse rivelato quella falsità. Ma non riceveva mai risposte. Aveva provato a chiederlo anche quella famosa notte: Salis aveva incontrato Soddu in un bar del centro di Alghero e insisteva per avere quel nome. Soddu, spazientito, lo aveva invitato a seguirlo in un luogo appartato. Con loro, in auto, c’erano anche Iacono e una quarta persona, poi scagionata. Arrivati a Maristella era scoppiata la lite e Soddu aveva colpito il cameriere con un bastone. Un pestaggio al quale partecipò, secondo la ricostruzione del pm Gianni Caria, anche Dimitri Iacono. Quest’ultimo ieri ha reso una dichiarazione spontanea in aula: «Non posso chiedere perdono alla famiglia di Agostino per una cosa che non ho commesso. Non l’ho mai sfiorato e mai avrei pensato che la bastonata di Soddu potesse essere mortale». Proprio per Soddu, assistito dagli avvocati Giuseppe Conti e Stefano Carboni, il pm aveva chiesto 30 anni di carcere ma la condanna è stata quasi dimezzata dal giudice: 16 anni. Per la madre della vittima che si era costituita parte civile con gli avvocati Mattia Doneddu e Agostinangelo Marras, il giudice ha disposto un risarcimento di 163mila euro.

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