La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, mai spesi i fondi regionali per sistemare le banchine del porto

di Gianni Olandi
Alghero, mai spesi i fondi regionali per sistemare le banchine del porto

La denuncia dei Riformatori: «Nel 2011 accreditati al Comune 500mila euro». Stazionarie le condizioni della pensionata finita in mare dopo essere inciampata

18 settembre 2015
3 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Sono stazionarie le condizioni della pensionata di 75 anni caduta in mare avantieri mattina dopo aver inciampato su una buca della banchina sul molo Lo Frasso. La donna è ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale civile di Sassari e mantenuta in coma farmaceutico. Nella caduta ha sbattuto con la testa contro una barca riportando un grave trauma cranico e la frattura della mandibola. La signora, originaria di Rieti ma che vive ad Alghero insieme al marito per buona parte dell’estate, deve la vita all’immediato intervento di un algherese, Antonello Piredda, che si è buttato in mare evitandole l'annegamento. La pensionata era infatti svenuta per il colpo alla testa e con il volto sott'acqua. Per quanto riguarda la buca sulla banchina che avrebbe provocato la caduta della donna si registra un intervento dei Riformatori di Alghero.

Il movimento politico segnala che l'amministrazione comunale è in possesso di un finanziamento di 500 mila euro per lavori di riordino di pavimentazioni, impianti, arredi e servizi portuali che venne deliberato dalla giunta regionale, nell’ottobre 2011, quando alla guida dell'assessorato ai lavori pubblici c'era Angela Nonni, esponente dei Riformatori Sardi. Nel documento viene inoltre evidenziato che tale somma «già da molto tempo è presente nelle casse del Comune di Alghero. In relazione ai recenti fatti di cronaca che riferiscono di un’anziana signora caduta per una buca sulla pavimentazione della banchina portuale rischiando seriamente per la propria vita l'utilizzo di quei fondi e il ripristino della sicurezza nell'area portuale dovrebbero dovrebbe essere una delle priorità da affrontare senza alcun indugio».

A proposito di precarietà della pavimentazione della banchina del porto, da segnalare che ieri sono state apposte diverse transenne che impediscono l’accesso con le auto a uno dei moli che portano agli ormeggi delle imbarcazioni e che ora potranno essere raggiunti soltanto a piedi. La vicenda riporta di attualità un recente contenzioso per quanto riguarda la pulizia della parte demaniale del porto. Area sommersa dai rifiuti, anche grazie alla maleducazione di tanti, divenne materia di contendere tra Comune, Regione con la Capitaneria a esercitare il ruolo istituzionale di controllo.

Da Sant’Anna si sosteneva che la pulizia dell’area doveva essere svolta da chi ne era proprietario, il Demanio Regionale, da Cagliari la replica che affermava il contrario in quanto il Comune era beneficiario degli introiti fiscali. Si auspica che il ping pong non venga riattivato sulle competenze istituzionali per eliminare le buche dalla banchina e quindi consentire una viabilità corretta e soprattutto in sicurezza. La segnalazione pubblica dei Riformatori sulla disponibilità dei fondi, addirittura ormai in cassa da diversi anni, dovrebbe favorire l’intervento.

E a proposito di porto ha destato un diffuso entusiasmo tra le forze politiche locali e gli amministratori, la notizia che a Cagliari, gli assessorati competenti (Lavori Pubblici e Demanio) hanno comunicato l'inizio del procedimento per l'assegnazione della gestione totale dell’area portuale attraverso la procedura del projet financing. Avvio che rappresenta comunque un fatto positivo visto che una prima proposta di gestione, in linea a quanto previsto le normative comunitarie e nazionali per tutte le strutture portuali, era stata presentata circa 18 mesi fa, all’inizio del 2014.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative