La Nuova Sardegna

Alghero

L’appalto assegnato ad Ambiente 2.0 rischia di essere nullo

di Gian Mario Sias
L’appalto assegnato ad Ambiente 2.0 rischia di essere nullo

L’azienda ha troppi contenziosi con altre amministrazioni La società non sarebbe in grado di assicurare il servizio

05 dicembre 2015
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ALGHERO. L’aggiudicazione provvisoria al consorzio Ambiente 2.0 dell’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti è a rischio.

A lanciare l’allarme sulla possibile illegittimità dell’esito di gara è Michele Pais. In attesa di ottenere l’accesso agli atti sottoscritto con i compagni di partito Nunzio Camerada e Maurizio Pirisi, il consigliere comunale di Forza Italia va all’attacco.

Dito puntato sul punto 83 del disciplinare di gara. «Prevede per chi partecipa l’esclusione di condizioni di negligenza, malafede o errore grave nell’esecuzione dei contratti e nell’esercizio dell’attività professionale resa nei confronti delle stazioni appaltanti – spiega Pais – e invece nei confronti di Aimeri risulterebbero risoluzioni contrattuali e contestazioni per gravi inadempimenti contrattuali».

Attualmente Aimeri gestisce la raccolta dei rifiuti ad Alghero, ma soprattutto è consorziata con Pianeta Ambiente in Ambiente 2.0.

Dai documenti pubblici, è possibile verificare effettivamente che nell’estate del 2013 i Comuni di Riposto, Mascali e Piedimonte Etneo, tutti in Provincia di Catania e tutti facenti capo alla stessa Ato gestita da Joniambiente, hanno preso atto che Aimeri, aggiudicataria degli appalti, non fosse in grado di assicurare l’espletamento dei servizi di igiene urbana.

Sindaci e commissari straordinari hanno emesso nel giro di alcune settimane tre ordinanze abbastanza simili per “provvedere in via temporanea e urgente ad affidare il servizio a una ditta idonea”, prevedendo che la spesa imprevista fosse a carico della società appaltatrice.

Allo stesso modo, dall’albo pretorio on line del Comune di Monopoli, in Provincia di Bari, è possibile risalire a una delibera approvata dalla giunta comunale il 16 ottobre del 2014, con cui si ribadiscono le gravi inadempienze contrattuali commesse nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, che hanno prodotto penalità e decurtazioni per 956mila euro, sino ad arrivare a un accordo transativo di 1milione e 150mila euro.

Stando al ricorso di De Vizia, esclusa dall’ultima fase della procedura del Comune di Alghero perché non idonea sul piano economico, «risulterebbero risoluzioni contrattuali nei confronti di Aimeri anche a Buccinasco, Guidonia Montecelio e Grottaferrata», scrivono Pais, Camerada e Pirisi per argomentare la loro decisione di volerci vedere chiaro. «Sul decoro e sulla pulizia cittadina, Alghero si gioca il suo futuro e non sono ammessi errori di nessun tipo – avverte Michele Pais – con questo spirito intendiamo esercitare ogni nostra prerogativa».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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