La Nuova Sardegna

Alghero

requisitoria

Accoltellò il marito mentre dormiva, chiesti 9 anni

ALGHERO. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a nove anni e quattro mesi di reclusione per Roberta Gasperini, la donna di 46 anni di Arsago Seprio che due anni fa uccise a coltellate il...

18 febbraio 2016
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ALGHERO. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a nove anni e quattro mesi di reclusione per Roberta Gasperini, la donna di 46 anni di Arsago Seprio che due anni fa uccise a coltellate il marito Pietro Girardi di 52 anni, in una villetta alla immediata periferia Nord della città. La tragedia si era consumata nel pomeriggio del 10 settembre del 2014: mentre il marito dormiva la donna prese un coltello di cucina colpendolo fino a causargli la morte.

Roberta Gasperini, in una condizione psicofisica di estrema agitazione, attese l'arrivo delle forze dell'ordine alle quali confessò l’omicidio. Le successive indagini avevano evidenziato una drammatica situazione di forte tensione e violenza che si viveva quotidianamente in quella villetta. Angherie, umiliazioni, fisiche e psichiche che la donna condivideva anche con l’unica figlia della coppia. Secondo quanto si è appreso dai legali della Gasperini, che hanno chiesto l’applicazione della legittima difesa e le attenuanti per l’ossessiva provocazione, è stata probabilmente proprio la preoccupazione per le angherie che era costretta a subire anche la figlia ha scatenare la furia omicida nei confronti del marito. Quasi un disperato gesto di protezione verso la ragazza. Nel corso delle indagini dopo l’omicidio di Pietro Girardi i riscontri oggettivi e le testimonianze sul clima di violenza che si viveva nella villetta sono stati confermati dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti.

Ora dopo la richiesta di condanna della Procura il processo riprenderà il prossimo marzo quando oltre agli interventi dell’accusa interverranno i difensori della Gasperini che si trova attualmente agli arresti domiciliari nel proprio paese di Arsago Seprio. (g.o.)

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