L’ex Asilo Sella ha bisogno di manutenzione
Segni di incuria sul muro di cinta della prima storica sede della facoltà di architettura sul lungomare
ALGHERO. Per ora è solo un brutto biglietto da visita per una città che vorrebbe vivere della sua bellezza e del suo aspetto accogliente. Ma non è una bella immagine neanche per un Dipartimento di Architettura lodato e premiato a livello nazionale.
Quei muri che recingono l’ex Asilo Sella, prima storica sede della Facoltà universitaria, nel lungomare Garibaldi, accanto alla passeggiata Busquets, sono la prima avvisaglia di quello che potrebbe succedere se Architettura continuerà a dover fare i conti con l’incertezza dei finanziamenti a sua disposizione.
Per fortuna l’attesa sembra finita, la Regione ha annunciato che in Finanziaria ci saranno i soldi per inserire il Dadu tra le sedi universitarie decentrate.
Diversi cittadini e numerosi amanti della città catalana hanno notato quello sfregio, segno del tempo trascorso dalla ristrutturazione fatta prima di consegnare l’edificio all’Università. Attualmente è ancora occupato da alcune aule per la didattica e dagli uffici di alcuni docenti, mentre tutta l’amministrazione è stata trasferita nel palazzo del Pou Salit, in piazza Duomo, e il resto è nell’ex complesso ospedaliero di Santa Chiara.
Oltre quel muro sgangherato, che avrebbe bisogno urgente di una mano di intonaco, anche il giardino dell’Asilo Sella mostra segni inequivocabili di incuria per i quali, a onore del vero, basterebbero davvero pochi spiccioli e qualche ora di lavoro, niente di impegnativo.
Sul fatto che l’onere spetti all’Università non ci sono dubbi. «Il Dipartimento non paga un canone di locazione, ma deve occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria», spiega l’assessore comunale dei Lavori pubblici, Gianni Cherchi. Casse permettendo. (g.m.s.)