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Alghero

Segreti Sogeaal al marito, moglie di Borlotti nei guai

Segreti Sogeaal al marito, moglie di Borlotti nei guai

Intercettata al telefono con l’ex dg, procedimento disciplinare dopo cinque anni Lettera di contestazione anche a un suo collega. Peralda: sono affari interni

21 maggio 2016
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ALGHERO. Due giorni fa la Sogeaal ha avviato una procedura di contestazione nei confronti di due dipendenti cui attribuisce comportamenti, risalenti al 2011, lesivi degli interessi aziendali. I loro nomi sono balzati agli occhi dei vertici societari nel corso di un’attenta rilettura delle intercettazioni telefoniche effettuate dagli organi di polizia giudiziaria nell’ambito dell’attività investigativa compiuta in quegli anni, caratterizzati da alcune vicende giudiziarie in cui in qualche misura la società di gestione dell’aeroporto “Riviera del corallo” o suoi dipendenti sono tirati in ballo. Capitati loro malgrado nelle trascrizioni che tornano in auge a distanza di cinque anni, i due dipendenti pagano alcune valutazioni condivise telefonicamente con la persona sbagliata.

Se non fosse per i soggetti coinvolti, sarebbe una vicenda banale, come ne capitano ogni giorno in chissà quante aziende. Ma la persona dall’altra parte del telefono è Umberto Borlotti, ex general manager di Sogeaal, protagonista con l’attuale management di una guerra giudiziaria senza esclusione di colpi, una vicenda che col passare degli anni ha fatto la spola tra le aule penali, quelle civili e quelle del tribunale del lavoro. E i due dipendenti nei confronti dei quali è stato avviato il procedimento di contestazione, sono Miriam Loriga e Camillo Pittalis, rispettivamente moglie e amico dello stesso Borlotti. Secondo quel poco che filtra, la contestazione è stata mossa perché le intercettazioni proverebbero che nei rapporti intrattenuti dai due dipendenti dell’azienda con l’ex direttore generale si ravvisino gli estremi di infedeltà alla Sogeaal.

Le intercettazioni cui si fa riferimento risalgono a maggio e giugno 2011. Nei confronti dei due lavoratori non è stato rilevato dalle autorità competenti nessun comportamento penalmente e amministrativamente degno di nota negativa, l’avvio di una procedura che potrebbe avere anche conseguenze estreme è ascrivibile al fatto che le confidenze fatte dai due a Borlotti possano in qualche modo essere ritenute non rispettose dei vincoli di segretezza connessi alle mansioni professionali.

La mano di Sogeaal è stata pesantissima. Camillo Pittalis è stato addirittura sospeso dal lavoro. Lui e Miriam Loriga hanno cinque giorni di tempo, a partire da avantieri, per giustificare la loro condotta. A naso, una buona spiegazione potrebbe essere che condividere riflessioni con l’ex direttore è normale, per la moglie e per un collega e amico. Tali riflessioni potrebbero portare a pensare che la vicenda rappresenti l’ennesimo capitolo della querelle tra Sogeaal e Borlotti, con buona pace dei diretti interessati.

«Non vorremmo che si stessero consumando delle vendette», dichiara allarmato il segretario regionale della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu. «Chiediamo l’immediata cancellazione della sospensione dal lavoro – dice Boeddu – e di essere presenti quando i lavoratori saranno ascoltati». Lapidario Umberto Borlotti. «Nella causa per mobbing che ho presentato di recente compaiono determinate intercettazioni relative al mio licenziamento», si limita a commentare. Ancora più telegrafico Mario Peralda. «Non c’è alcun licenziamento, rispetto a provvedimenti di altra natura non intendo né confermare né smentire – dice – Ogni tematica di natura disciplinare ha esclusivo rilievo interno alla società». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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