La Nuova Sardegna

Alghero

La federazione nazionale espelle la Misericordia di Alghero

di Gian Mario Sias
La federazione nazionale espelle la Misericordia di Alghero

Secca la replica degli operatori di via Giovanni XXIII: «Ce ne siamo andati noi» Lo scontro è nato a causa dei contenziosi sulla gestione dell’associazione

12 giugno 2016
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ALGHERO. Tra Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia e Misericordia di Alghero è rottura. Il divorzio ormai è definitivo. Tanto per spiegare che non c’è spazio per una ricomposizione, le due parti si sono sbrigate a comunicare le rispettive decisioni. Da un lato l’assemblea nazionale della Confederazione delle Misericordie d’Italia ha escluso la Confraternita di Misericordia di Alghero dalla propria compagine sociale con una decisione assunta all’unanimità lo scorso 21 maggio a San Giovanni Rotondo. La decisione è stata notificata due giorni fa dal presidente della Confederazione Roberto Trucchi, alla Confraternita di Alghero, al presidente regionale delle Misericordie della Sardegna, Giovanni Melis, e al coordinatore provinciale, Raimondo Palomba.

L’esclusione è motivata da «l’unanime orientamento espresso dagli organi territoriali del movimento» rispetto al «perdurare della situazione di contrasto interno», che già lo scorso 17 marzo aveva portato i vertici nazionali a procedere con la sospensione temporanea di Alghero. Immediata la risposta affidata a un comunicato stampa da parte della Misericordia di Alghero. «Il 6 giugno 2016 l’assemblea dei soci della Confraternita della Misericordia ha deciso a maggioranza di dissociarsi dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, organo a cui la Misericordia era affiliata sin dal 1974», è la versione dei fatti fornita dai vertici di via Giovanni XXIII. L’associazione, è precisato, manterrà «comunque lo storico nome di Confraternita della Misericordia di Alghero».

Non solo. «Il sodalizio, fondato intorno al 1500, continuerà, in ogni modo, a svolgere le proprie opere caritative e assistenziali», si annuncia. L’unica cosa sicura è che i dissapori interni all’associazione non sono stati sanati. Infatti, se da un lato i vertici nazionali non hanno fatto altro che ratificare un’esclusione che segue solo di pochi mesi la sospensione temporanea, la decisione della Confraternita di Alghero è stata assunta a maggioranza. Alla base dei contrasti e dei contenziosi, ci sarebbero le contestazioni sulla gestione della Confraternita negli ultimi anni, su cui sta svolgendo degli accertamenti anche la Procura di Sassari.

Per l’assemblea nazionale, la Confraternita di Alghero è diffidata dall’utilizzo della denominazione, dello stemma, dei simboli e dei colori sociali dell’associazione.

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